Così si svalorizza la dignità lavoratori
Roma, 13 novembre – “Con le posizioni espresse oggi al tavolo da Abi, circa l’ipotesi di interventi strutturali sul costo del lavoro, non si va lontano. Serve un cambiamento radicale della loro impostazione”. E’ quanto afferma il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, al termine del nuovo incontro tra sindacati di categoria e associazione dei banchieri sul rinnovo del contratto nazionale.
Un cambiamento, prosegue il dirigente sindacale, “che deve partire non solo dalla nostra piattaforma in difesa del valore dell’area contrattuale e del contratto nazionale, che non può diventare una scatola vuota, ma anche sul tema del costo del lavoro e sugli interventi strutturali chiesti da Abi, in modo particolare su scatti di anzianità e Tfr: questioni assolutamente e totalmente impraticabili”.
Per il leader della categoria dei lavoratori del credito della Cgil “l’Abi deve sapere che non può svalorizzare il lavoro e colpirne la dignità attraverso misure che infliggono sacrifici ai lavoratori, mentre le grandi banche annunciano, pur nella crisi del paese, utili e dividendi mantenendo i compensi dei banchieri. Per questo noi e gli altri sindacati abbiamo convocato i rispettivi organismi dirigenti, la Fisac per il 18 e il 19 novembre, nella consapevolezza che, in assenza di quel cambiamento che chiediamo alla nostra controparte nell’incontro del 25 novembre, non si potrà che dare il mandato a iniziative unitarie di mobilitazione e di lotta”, conclude Megale.