Care e cari, Consiglieri d’Amministrazione
i cambiamenti climatici sono collegati all’uso massiccio, nei processi produttivi e nello stile di vita, di combustibili fossili che hanno aumentato la presenza di gas capaci di trattenere il calore nell’atmosfera e hanno quindi causato un anomalo riscaldamento del pianeta.
Ormai tutti gli istituti di ricerca mondiali mostrano la correlazione tra l’aumento delle emissioni dei gas e l’aumento della temperatura media della Terra.
Da quando sono iniziate le misurazioni, negli anni Novanta, sono stati riscontrati questi dati nonostante, le lobby interessate al settore sostengano invece che questo legame non è dimostrato e sottolineino il fatto che il processo di riscaldamento non è stato uguale ovunque e che ci sono zone in cui quest’aumento non c’è stato o non è stato significativo.
La verità è che la gran parte della classe politica dei paesi sviluppati ha dimostrato di non essere all’altezza della gravità della situazione, molto sensibili ai richiami delle grandi compagnie delle energie fossili e per niente ai diritti della terra dei popoli.
A Varsavia, in occasione dell’incontro dello scorso novembre sulla Conferenza mondiale sul clima, la CGIL e tutti sindacati, i popoli indigeni, le associazioni ambientaliste, hanno deciso di abbandonare la conferenza per protesta contro l’inazione dei negoziati.
All’interno della FISAC CGIL abbiamo registrato un coro di voci in armonia sulle cause e le opportunità che ci spingono ad accelerare verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile.
La scienza ci dice, inequivocabilmente, che non possiamo più aspettare, che dobbiamo intervenire subito, prima che sia troppo tardi.
I cambiamenti climatici già oggi causano danni drammatici: basti pensare alle recenti alluvioni, le piogge violente, la desertificazione, le carestie e le milioni di persone costrette a migrare. Ma il cambiamento è reso urgente anche dal dramma sociale, dall’aumento delle diseguaglianze, della disoccupazione e della povertà.
Serve un grande piano di investimenti per una crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro di qualità. Per attuare le politiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici servono investimenti pubblici e privati che consentano la riconversione dell’economia, la tutela e manutenzione del territorio, il risparmio energetico degli edifici, la transizione energetica e allo stesso tempo sono una grandissima opportunità occupazionale.
Tutte queste considerazioni sono a nostro avviso ormai nel nostro patrimonio e ti chiediamo di intraprendere nell’esercizio del tuo ruolo all’interno degli organismi di gestione e controllo dei Fondi Pensione di valutare nelle scelte d’investimento i costi ambientali come disinquinamento, salute, restauro dei monumenti e catastrofi naturali perché troppo spesso non sono conteggiati perché sono pagati dalla collettività.
Per realizzare questo obiettivo serve concentrare le risorse verso paesi e aziende interessate a realizzare una svolta energetica basata sulle fonti rinnovabili e sull’uso razionale e intelligente dell’energia.
Questa attenzione alle politiche energetiche, deve diventare una priorità nelle scelte d’investimento in coerenza con gli obiettivi di rendimento che assicurino ai sottoscrittori del tuo Fondo pensione di garantirsi un adeguato rendimento integrativo.
Crediamo che ci siano spazi per scegliere a parità di rendimenti e ti invitiamo a attivarti per farlo.
Vogliamo proporti di introdurre e utilizzare strumenti per perseguire modelli di investimenti socialmente responsabili all’interno del tuo Fondo Pensione in quanto riteniamo che anche il sindacato debba rivestire un ruolo importante per promuovere e premiare le società e i paesi in cui investiamo e in particolare per gli investimenti dei lavoratori.
La FISAC, con il Dipartimento Sostenibilità Rsi, si propone e si sta organizzando per sostenerti, con la conoscenza e il confronto interno all’Organizzazione o nei CdA dei Fondi. Noi siamo disponibili, scrivici o contattaci!
Un caro saluto.
Roma, 03/11/2014
ELENA AIAZZI
Nazionale Segretaria Nazionale
MAURIZIO TESTA
Coordinatore Ufficio Sostenibilità e Rsi