Nella giornata di mercoledì 3 ottobre, le OO.SS. hanno incontrato il Presidente Lauro Costa e il nuovo D.G. Luciano Goffi. Abbiamo affrontato temi strategici, da noi già enunciati, quali Autonomia (definita irrinunciabile da tutte le parti al tavolo), Territorio ed Occupazione (dove abbiamo rilevato la disponibilità a risolvere il problema dei tempo determinato) registrando una positiva attenzione sulle nostre tematiche.
Lo scenario economico generale e di sistema pesa nelle considerazioni riguardo alla situazione di Banca Marche che rimane “…un azienda vitale ed in grado di assolvere il proprio compito…”. I problemi ci sono e sono stati evidenziati, ma, secondo l’Azienda, “…saremo in grado di gestirli…”. I vertici dell’Azienda hanno confermato di voler proseguire e ampliare il confronto con i rappresentanti dei lavoratori, politica questa, che, nel corso di questi anni, ha fatto della nostra Banca un modello di relazioni industriali a livello nazionale. La politica del credito, in particolare in alcuni settori economici, l’impegno nella raccolta e la necessità di commisurarla agli impieghi, il mantenimento dei livelli occupazionali, la stabilizzazione dei tempo determinati della capogruppo e delle aziende controllate sono argomenti su cui sia il Presidente che il Direttore Generale si sono soffermati a lungo.
Noi riteniamo che in un quadro strategico condiviso, occorra sempre un confronto preventivo che eviti strappi e scelte dettate da ricette facili. Nel frattempo veniamo a conoscenza della profonda revisione dell’organigramma aziendale, deliberata dal CdA del 4 ottobre, parzialmente illustrataci nell’incontro dal Direttore Generale, (diversa collocazione funzione di controllo, separazione credito/commerciale, distinzione tra settore credito e recupero crediti). Tutto ciò ci rende perplessi perché questa revisione non rappresenta una semplice manutenzione dell’esistente, ma essa, nella conferma di un quadro di relazioni sindacali partecipative, andavano, nel corso dell’incontro, maggiormente approfondite; auspichiamo che le scelte future che coinvolgeranno l’organigramma nei suoi livelli inferiori siano maggiormente condivise. Nel nostro documento del 1^ ottobre avevamo indicato quelli che per noi sono valori, obiettivi e relazioni su cui improntare tutta la fase attuale e futura della nostra Banca. Autonomia, Territorio e salvaguardia e sviluppo del nostro modello diffuso e decentrato, no a politiche di accentramento, valorizzazione delle professionalità interne, stabile e buona occupazione, confronto aperto con pari dignità e tutela delle relazioni sindacali mantenute fin ad ora. L’incontro del 3 ottobre, la delibera CdA del 4 ottobre, la comunicazione di ieri, evidenziano alcune questioni che vanno assolutamente e tempestivamente affrontate:
Noi non abbiamo mai creduto alle facoltà taumaturgiche dell’accentramento e ribadiamo che una serie di attività, come il credito, sono meglio presidiate da strutture decentrate che abbiano responsabilità e deleghe. L’azienda, nella mail di ieri, afferma: “Permangono gli attuali Servizi Crediti Territoriali, le cui attività verranno progressivamente adeguate ai criteri operativi che saranno previsti nell’ambito del progetto di revisione del “processo del credito”.
• Quali saranno i criteri operativi a cui ci si ispira?
• È il momento di entrare nel merito del progetto di revisione del “processo del credito”
• Quale sarà il destino dei servizi crediti territoriali?
Nella parte finale della comunicazione di ieri l’Azienda scrive: “e) realizzare percorsi di recupero di efficienza organizzativa e di produttività in chiave di crescita del capitale umano, generazione di valore e contenimento dei costi.”
• Quali sono codesti percorsi di recupero di efficienza organizzativa e di produttività?
• La crescita del capitale umano è un argomento di sicuro interesse sindacale, va condiviso.
• Contenimento dei costi, quali sono i driver di tale processo? Il mantenere “3 vicedirezioni generali”, esattamente, in che linea si muove?
• Questo organigramma valorizza le professionalità interne?
Dalle parole ai fatti La volontà di dialogo con le OO.SS. più volte riaffermata, il rispetto per il ruolo del sindacato in Banca Marche, esercitato sempre con la massima responsabilità la misureremo nell’imminente confronto per il rinnovo dell’accordo sul premio aziendale 2012 da erogarsi nel 2013. Un confronto vero, forte, con pari dignità che parte da risultati raggiunti dai colleghi della rete e di direzione e che sono in grado di mettere in campo, che fanno si che la nostra azienda possa attuare quelle politiche di bilancio atte a rafforzare gli indici patrimoniali determinanti per la solidità ed il futuro di Banca Marche.
Abbiamo ribadito con forza i concetti di Autonomia, Territorio, livelli occupazionali e stabilizzazione dei tempo determinato, a tal uopo oggi abbiamo inviato una lettera al Presidente e al Direttore Generale per un incontro urgente sulle seguenti tematiche:
1. Organigramma
2. Dati di tendenziali di Bilancio, con particolare attenzione a ciò che inerisce la gestione del credito; gli argomenti hanno stretta attinenza con la materia sindacale in quanto toccano l’ambito del Sistema Incentivante e del Premio aziendale
3. Vista la disponibilità enunciata, aprire subito un tavolo sulla buona occupazione giovanile con specifica attenzione ai criteri di stabilizzazione (che dovranno essere condivisi e trasparenti) e ai tempi di assunzione.