Collaborazione e scambio di informazioni. Queste le parole chiave della nuova strategia contro la corruzione ed il riciclaggio. L’accordo è stato firmato tra l’Unità di Informazione Finanziaria (Uif) e l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) e fissa un protocollo d’intesa tra le due Autorità che permetterà (oltre ad un reciproco scambio di informazioni) la collaborazione per l’individuazione e lo sviluppo di iniziative per il contrasto al riciclaggio dei proventi da corruzione. Il Protocollo ha una durata di cinque anni è sarà rinnovato di comune accordo a mezzo lettera.
La ratio sottesa all’accordo è da ricercare nell’attenzione, sempre maggiore, che gli organismi internazionali rivolgono all’utilizzo dei presidi antiriciclaggio ai fini del contrasto alla corruzione. Negli ultimi anni, il Gafi ha ricevuto molte sollecitazioni dal G20 aventi l’obbiettivo di valorizzare l’utilizzo degli standard internazionali antiriciclaggio per combattere la corruzione. Le Best Practices on the use of the Fatf reccomendations to combat corruption, aggiornate dal Gafi nell’0ttobre del 2013, sollecitano le Financial Intelligence Units (come l’Uif) e le Autorità anticorruzione nazionali a collaborare per individuare e sviluppare parametri, fattori di rischio e indicatori utili ai fini del contrasto del riciclaggio dei proventi derivanti da corruzione oltre a definire canali di comunicazione che permettano lo scambio reciproco di informazioni. In base all’accordo, Uif e Anac si impegnano, fatti salvi i principi vincolanti di riservatezza, a scambiare informazioni utili allo scopo di individuare specifici fattori di rischio connessi a fenomeni corruttivi.
Una segnalazione di operazione sospetta pervenuta all’Uif da una Banca potrà essere utilizzata anche dall’Anac per approfondire l’esistenza di reati sottesi alle operazioni segnalate. La collaborazione riguarderà l’individuazione di tipologie di attività o di condotte che possono essere indicative di operazioni sospette, la definizione di modelli o di schemi rappresentativi di comportamenti anomali, l’elaborazione di fattori di rischio ed indicatori per la prevenzione della corruzione, l’effettuazione di analisi e studi su specifici settori e fenomeni, oltre ad un’opera di sensibilizzazione delle Pubbliche Amministrazioni anche mediante iniziative formative riguardo il corretto adempimento degli obblighi antiriciclaggio.
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