La complessa, difficile e incerta situazione che stiamo vivendo, ormai da anni, sul piano delle prospettive di sviluppo del lavoro come anche su quello delle condizioni contrattuali vede, a breve, due scadenze importanti:
• la emanazione, entro fine marzo 2015, dei decreti di attuazione della delega fiscale, all’interno dei quali sarà definito il futuro assetto strutturale e organizzativo delle società che attualmente svolgono il servizio di riscossione (gruppo Equitalia e Riscossioni Sicilia) e, altresì, l’ambito di intervento delle stesse, particolarmente in merito alla fiscalità territoriale;
• l’annunciata proroga del blocco della contrattazione e di ogni dinamica economica che, a partire dal gennaio del prossimo anno, interesserà, per decisione del Governo, tutti i lavoratori del Pubblico Impiego e quelli del settore privato che offre servizi pubblici (Equitalia e Riscossione Sicilia, Consob, Covip, Banca d’Italia, etc.).
Con l’intento di valutare e decidere insieme come affrontare la fase, si è svolta a Roma ieri, lunedì 20 ottobre, una riunione nazionale unitaria dei responsabili sindacali delle società del settore, coordinata dalle Segreterie Nazionali.
Nel corso dei lavori è stata illustrata e discussa la proposta di riforma e ampliamento dell’attività delle società del settore, elaborata dalle Segreterie Nazionali, per un confronto di merito da realizzare presso la competente Commissione Parlamentare in preparazione dei decreti di attuazione della legge delega fiscale. Sono in corso contatti con esponenti politici per ottenere l’Audizione, attraverso la quale sensibilizzare il Parlamento e il Governo rispetto all’importanza della funzione della riscossione dei tributi e contributi, al ruolo che a tale fine tutti noi possiamo svolgere e alla necessità che siano riconosciute e valorizzate le tante e diverse professionalità degli addetti.
Il confronto si è sviluppato anche rispetto alle misure da adottare per contrastare la scelta governativa di prorogare ulteriormente il blocco delle condizioni economiche e normative del personale dipendente in vigore dal gennaio 2011. Ciò anche alla luce della bocciatura, da parte del T.A.R. del Lazio, del ricorso di opposizione all’applicazione della legge 122/2010 presentato per conto di tutti i colleghi nel novembre 2011 a cura delle Organizzazioni Sindacali scriventi.
Il percorso individuato prevede:
• una richiesta di incontro con i Ministeri del Lavoro e dell’Economia, già inoltrata sia ai singoli Ministri che ai referenti delle Commissioni Parlamentari competenti di Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica;
• la partecipazione alla manifestazione unitaria indetta per l’8 novembre per i lavoratori che svolgono servizi pubblici, ai quali è imposto il blocco contrattuale;
• presidi davanti alle sedi di rappresentanza del Governo (con modalità, date e luoghi da definirsi);
• messaggi via internet (twitter, email) per inondare di proteste il capo del Governo e i Ministri interessati (testi, date e orari da coordinare a livello di Segreterie di Coordinamento);
• un pacchetto di ore di sciopero, da definire in base agli esiti delle altre iniziative.
Alle varie iniziative dovremo cercare di dare, a ogni livello, la massima pubblicità possibile.
Al termine della riunione è stata data informativa dell’avvenuto sollecito al Ministero del Lavoro di un incontro per discutere il progetto di riforma del Fondo di previdenza nazionale del settore. Tale progetto è stato a suo tempo concordato con i vertici di Equitalia, così come è stato condiviso il sollecito dell’incontro richiesto.
Le Segreterie Nazionali
Roma, 21 ottobre 2014