Da parte nostra, aggiungiamo che questi incontri rappresentano attività lavorativa aggiuntiva regolata dal CCNL, che prevede il recupero/straordinario per le Aree Professionali (nel caso specifico, in base all’accordo 28 giugno 2014, queste ore andrebbero in banca ore) e l’autogestione per i Quadri Direttivi.
Al contrario, l’azienda, adducendo il fatto che i lavoratori non sono obbligati a partecipare, ha dichiarato che non procederà, in questa occasione, al riconoscimento dello straordinario. Giudichiamo tale posizione del tutto inaccettabile, oltre che infondata e incoerente.
La volontarieta’ non può essere un alibi, nè è riservata a questi incontri; il lavoro straordinario è sempre soggetto alla volontarieta’ da parte del lavoratore, ma ciò non fa venir meno il diritto a vederselo riconosciuto.
Inoltre, questi incontri non si differenziano da altri che si tengono, nel corso dell’anno, fuori orario di lavoro, e per i quali lo straordinario viene regolarmente pagato/recuperato.
Ci risulta, peraltro, che in alcune realta’ locali in cui l’Open Day si è gia’ svolto, lo straordinario sia stato regolarmente riconosciuto, come è logico che sia.
L’interesse della banca ad una presenza numerosa da parte dei colleghi è del tutto evidente (e possiamo anche capirlo), al punto che si fanno pressioni nei confronti di chi non da’la propria disponibilita’ all’incontro (questo invece non è ammissibile). Per avere la garanzia della presenza di tutti i lavoratori sarebbe certamente stato più opportuno anticipare di un paio di ore la chiusura delle agenzie, modalita’ gia’ utilizzata, peraltro, in precedenti occasioni.
Alla luce di questa situazione, invitiamo ancora una volta i colleghi a decidere in assoluta liberta’ se partecipare o meno all’iniziativa, verificando preventivamente la posizione espressa dall’azienda in sede locale, nelle specifiche realta’, e segnalando ai dirigenti sindacali di riferimento ogni comportamento improprio che si dovesse rilevare.
Milano, 6 ottobre 2014
Segreterie di Coordinamento UniCredit Spa
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