In una recente riunione della Commissione Sviluppo Sostenibile e Politiche Commerciali sono state illustrate dai componenti di parte aziendale importanti novità riguardo ad alcuni temi su cui eravamo intervenuti in passato con diverse iniziative:
Modifiche al Modello di Consulenza Privati e nuova Procedura informatica titoli
Ricordiamo come gli attuali regolamenti interni limitino la consulenza in materia di collocamento di prodotti finanziari esclusivamente all’investimento in prodotti cosiddetti “branded”, cioè “confezionati” dal Gruppo. Non è consentita dalla stessa normativa neppure la consulenza sul successivo disinvestimento di questi prodotti. In più occasioni, sia al tavolo di Gruppo sia in Commissione Pol. Comm.li, era stata evidenziata la contraddizione ed il limite di queste norme che si scontrano con la realtà lavorativa quotidiana dei gestori, la quale contempla inevitabilmente anche la consulenza sui disinvestimenti; attività sicuramente indispensabile per effettuare quegli “switch” necessari ad ottenere gli obiettivi richiesti proprio dalle stesse strutture commerciali.
Il Banco, anche se a distanza di tempo, si è dimostrato disponibile ad accogliere molte delle nostre proposte su questo tema. Infatti la nuova normativa prevede finalmente l’estensione del perimetro della consulenza anche al disinvestimento dei prodotti “branded”, pure in caso di “switch”, cioè disinvestimento e contestuale investimento in altro prodotto. Inoltre l’attività di consulenza adesso è estesa anche all’investimento e disinvestimento di tutti quei prodotti per cui la banca sottoscrive un contratto di convenzione (es. prodotti Arca, P.O., ecc.). Quindi il numero dei prodotti e di operazioni che rientrano nel perimetro della consulenza sarà molto più ampio rispetto al passato ed in continua espansione.
La consulenza rimane però limitata agli strumenti in conflitto di interessi per cui restano esclusi dalla consulenza anche i titoli di stato.
Per meglio valutare l’adeguatezza di un’operazione di disinvestimento verranno introdotti nuovi criteri, in accoglimento, anche in questo caso, di nostre specifiche richieste. In particolare verrà introdotto il concetto di tempo minimo di detenzione, che prenderà in considerazione, per i prodotti “branded”, il tempo medio di detenzione del primario raffrontato con la data di emissione/godimento e, per gli O.I.C.R. (Fondi e Sicav), sempre il tempo medio di detenzione del primario raffrontato con la data del prezzo medio di carico fiscale, unitamente alla verifica dell’utile o perdita generata dall’eventuale disinvestimento.
I controlli sulle attività di gestione del portafoglio della clientela verranno agevolati mediante l’introduzione di una nuova procedura titoli che lavorerà esclusivamente su pagine web e sarà introdotta a partire dal prossimo Dicembre. Per semplificare la consultazione da parte dei gestori saranno utilizzati 5 diversi colori che evidenzieranno l’opportunità o meno di effettuare un disinvestimento (dal colore verde, corrispondente a disinvestimento possibile senza danni per il cliente a quello rosso, in perdita, passando per quello giallo intermedio a quello bianco – assets esclusi dalla consulenza – a quello nero, per disinvestimenti non possibili per blocchi e vincoli vari) Verrà mantenuta la consulenza generica sull’avvicinamento del portafoglio reale al portafoglio modello, ma verrà anche introdotta dal nuovo sistema informatico la valutazione se la singola operazione di investimento/disinvestimento comporterebbe in caso di esecuzione, un avvicinamento o meno al portafoglio modello, producendo, in quest’ultimo caso, una comunicazione specifica di allerta che il cliente dovrà sottoscrivere.
L’attuale procedura 3270 scomparirà definitivamente, mentre la nuova sarà preceduta da una campagna di formazione che inizierà ad ottobre e proseguirà per tutto il mese di novembre con corsi in aula (i primi saranno indirizzati ai gestori affluent e ai referenti di dipendenza spoke, solo successivamente alle altre categorie di gestori) e formazione a distanza. Date le premesse ci auguriamo che queste importanti novità possano costituire un valido deterrente alle pressioni commerciali in quanto doteranno i colleghi di strumenti ed informazioni che potranno essere validamente opposte a quanti dall’alto dovessero richiedere operazioni controproducenti ed inopportune, finalizzate esclusivamente al raggiungimento di obiettivi a brevissimo termine.
Matrici/Risultati Commerciali
Anche rispetto al monitoraggio dei risultati commerciali ed alla formazione delle cd. matrici verranno introdotte importanti novità: in particolare le matrici non saranno più elaborate a livello di Divisione ma a livello di Gruppo andando ad individuare a monte le varie tipologie di prodotti da collocare per famiglia di appartenenza (Fondi, certificate, ecc.), senza scendere nel dettaglio delle singole emissioni. Le Divisioni avranno solo il compito di individuare i numeri da raggiungere (quindi non potranno più incrementarli) e, a cascata, ogni filiale vedrà con chiarezza il risultato che dovrà cercare di ottenere e lo scostamento rispetto a quanto realizzato.
A questo punto, sfruttando questa nuova classificazione degli investimenti nei portafogli della clientela, sarebbe alquanto opportuno che la Direzione Commerciale tenesse conto, nella nuova costruzione della matrice, della presenza di investimenti smobilizzabili senza ricadute negative per la clientela (in particolare quelli evidenziati dal colore verde), nonché della specifica tipologia di clientela presente nelle singole realtà.
Riguardo al nodo ancora irrisolto delle cd. “manifestazioni di interesse“, è stata ricordata da parte sindacale l’incompatibilità di questa prassi rispetto a quanto sancito dalle normative vigenti ed i conseguenti rischi a carico dei colleghi. A questo proposito è stato richiesto che l’azienda dia indicazioni chiare alle proprie strutture commerciali affinché cessino di adottare questa prassi, riservandoci, in caso contrario, di coinvolgere le Istituzioni competenti (Consob e Banca d’Italia).
Durante l’ultima sessione dei lavori della Commissione abbiamo anche sollevato il tema della vendita di diamanti che in qualche zona sarebbe sollecitata, anche rivolta ai privati. E’ stato chiarito che, nel rispetto delle disposizioni emanate dall’azienda, tale operatività non è corretta quindi abbiamo chiesto di intervenire sui singoli casi, che, a questo punto, vi chiediamo di continuare a segnalarci.
RAPPORTI VISITA DEI GESTORI
Le modalità con le quali i gestori – da ultimo i corporate – sono chiamati a segnalare le loro visite presso la clientela si potrebbero prestare ad iniziative di verifica da parte dell’azienda, configurabili a nostro giudizio come controllo a distanza, quindi contrarie alla disciplina di legge (art.4 l. 300/70, Statuto dei Lavoratori).
Vi invitiamo quindi a segnalarci i casi di utilizzo distorto da parte dell’azienda di tali rapporti di visita per poter effettuare gli opportuni interventi nelle sedi competenti.
Verona, 21 Luglio 2014
Coordinamenti Gruppo Banco Popolare
DIRCREDITO – FABI – FIBA/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL -UILCA
2014.07.21 Nuovo Modello di Consulenza