Il segretario generale della Cgil chiede quindi ai rappresentanti italiani al Parlamento di Strasburgo di opporsi a questo ritiro e di rinnovare il loro impegno parlamentare a favore di migliori diritti per le donne in gravidanza, per la maternità, e di lavorare per trovare un compromesso con il Consiglio al fine di procedere ad una seconda lettura del provvedimento.
In particolare Camusso fa sapere come la Cgil “sostiene le proposte della Confederazione europea dei sindacati per una revisione della Direttiva che porterebbe a cambiamenti significativi e positivi per milioni di donne in Europa, soprattutto rispetto a due questioni fondamentali: il pagamento integrale del congedo di maternità e la protezione delle donne contro le discriminazioni. Il rapporto approvato a larga maggioranza dal Parlamento Europeo non può essere ignorato da alcuni Stati membri. La difesa dei diritti delle donne in gravidanza e in maternità deve essere – chiude così la sua lettera Susanna Camusso – una priorità del Parlamento Europeo e può rappresentare un segnale di quel cambiamento positivo che le cittadine e i cittadini europei si aspettano”.