“Serve un nuovo modello di banca al servizio dell’economia reale per rilanciare gli investimenti produttivi e creare nuovi posti di lavoro”. E’ quanto affermato da Agostino Megale, segretario generale della Fisac Cgil, nel corso della ‘Giornata del lavoro e dell’economia toscana’, anteprima della tradizionale manifestazione ‘Cgil Incontri’ , la cui 18^ edizione si svolgerà a Serravalle Pistoiese dal 14 al 20 luglio prossimo. Al dibattito hanno partecipato tra gli altri l’ad di Monte dei Paschi di Siena, Fabrizio Viola, e il direttore regionale centro Italia di Intesa San Paolo, Luciano Nebbia.
“In un paese fermo al palo, in cui il tasso di crescita anche nelle previsioni per il 2014 è risibile, è necessario dare una scossa per superare la soglia del 2%. E perché ciò avvenga – sostiene Megale – le banche devono riaprire i rubinetti del credito, assumendo come priorità gli investimenti per modernizzare l’apparato industriale del nostro Paese, rilanciare i distretti produttivi e favorire la crescita dimensionale e la valorizzazione delle piccole imprese, accompagnandole verso i mercati globali”.
“Il sistema bancario deve avere un ruolo propulsivo e di sostegno per l’economia e l’occupazione. Anche per questo motivo – sottolinea il segretario generale della Fisac Cgil – le posizioni di ABI negli ultimi incontri per il rinnovo del contratto nazionale sono talmente distanti da essere inconciliabili con la piattaforma presentata dalle organizzazioni sindacali”.
“Una piattaforma – conclude Megale – che ponendo al centro la difesa dell’occupazione dell’area contrattuale e la salvaguardia del potere di acquisto dei lavoratori, parla contemporaneamente ai lavoratori del settore e alle forze produttive, puntando a costruire, attraverso un nuovo modello, una grande alleanza per la crescita ed il lavoro”.
Intesa San Paolo: Nebbia, banche creino confronto vero con imprese.
“Da un po’ di settimane si parla, per fortuna, di prospettive nuove nel mondo delle manifatture e non solo, e le banche devono sposare questo concetto di nuovo approccio verso il mondo dell’impresa, forti di una liquidità che si preannuncia in arrivo e forti anche di un’esperienza che questi anni hanno lasciato un po’ in tutti noi”. Lo ha detto Luciano Nebbia, direttore regionale Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna di Intesa Sanpaolo, a margine della “Giornata del lavoro e dell’economia toscana”, anteprima di Cgil Incontri, che si svolgerà a Serravalle Pistoiese dal 14 al 20 luglio. “Il segreto oggi è creare un confronto vero con l’impresa – ha aggiunto -, un confronto a tutto campo, che faccia sì che quello che potrà essere richiesto alle banche non sia solo il denaro, ma sia un qualcosa di allargato, che va verso la consulenza, che i grandi gruppi come il nostro sono in grado oggi di mettere in campo. Le imprese, quelle giuste, non chiedono ormai solo liquidità, anzi cominciano a chiedere servizi. Noi alle imprese chiediamo che ci sia massima capacità anche da parte loro di valutare i progetti che vogliono portare avanti, chiediamo visione non solo a brevissimo tempo, ma un po’ più allargata a quelle che potranno essere le loro evoluzioni. Questo, secondo noi, è il nuovo che avanza”. (ANSA).
Mps: Viola, banca vicina a imprenditori anche in difficoltà
“Credo che il ruolo di sostegno all’economia toscana da parte di Mps non sia mai mancato, neppure nei momenti più difficili che la banca ha vissuto negli anni scorsi e ne è la riprova il fatto che le nostre quote di mercato sugli impieghi non si sono ridotte e la banca ha continuato, pur nella situazione molto difficile dell’economia, ad essere vicina agli imprenditori”. Lo ha detto Fabrizio Viola, amministratore delegato di Monte dei Paschi di Siena, a margine della “Giornata del lavoro e dell’economia toscana”, anteprima di Cgil Incontri, che si svolgerà a Serravalle Pistoiese dal 14 al 20 luglio. Riguardo alla richiesta di credito da parte del mondo imprenditoriale toscano, Viola ha detto che “la situazione è migliorata rispetto ad un paio di anni fa e che le banche oggi sono in una condizione migliore per supportare questo inizio di ripresa con il credito, credito che evidentemente – ha osservato – va erogato in modo oculato perché i rischi sono ancora molto consistenti e peraltro la domanda è ancora piuttosto debole”. (ANSA).