Venerdì scorso, 6 giugno, a più di un anno dal giorno del suo insediamento, il dir. Bianco, responsabile Operativo dell’Area Centro e Sardegna, ha fatto visita ad alcune filiali di Viterbo.
Quale migliore occasione, quindi, per riparare, anche se in ritardo, ad una sua scarsa “sensibilità istituzionale” ed incontrare le rappresentanze sindacali di Viterbo, visto che ancora non l’aveva fatto?
Abbiamo aspettato fiduciosi e fino all’ultimo in una sua mail di convocazione. Non è arrivata.
Eppure, non tanto tempo fa, e precisamente il 5 di febbraio, a chiusura della vertenza contro l’azienda per comportamento antisindacale, il direttore Bianco partecipò ad un incontro, a Roma, insieme al Responsabile della Direzione Risorse Umane e Comunicazione Interna, al Responsabile dell’Area Territoriale, al responsabile dell’Organo di Coordinamento FISAC di Banca MPS e al Responsabile della RSA Fisac di Roma.
Da quell’incontro venne fuori una dichiarazione che ribadiva “l’importanza di un corretto sistema di relazioni sindacali, teso a valorizzare le Risorse Umane e ampliare i momenti di dialogo, riducendo nel contempo le occasioni conflittuali al fine di affrontare i problemi di comune interesse in modo costruttivo, pur nel rispetto delle diverse posizioni, assicurando un clima positivo e caratterizzato dall’apertura al dialogo. Il metodo del dialogo, infatti, è lo strumento efficace per trovare soluzioni coerenti con gli obiettivi condivisi di tutela e coinvolgimento dei lavoratori.
La dichiarazione diceva anche che “alla luce di quanto sopra la Banca afferma altresì la propria volontà di attuare un livello di Relazioni sindacali adeguato alle esigenze sopra riportate nel rispetto dei Diritti sindacali e dei lavoratori”.
Al di là delle parole, crediamo che tutti sappiano quanto il direttore Operativo sia poco credibile. E il suo comportamento, ancora una volta, sta a confermarlo.
In compenso, il giorno 9 giugno, abbiamo letto da un volantino Fabi che dietro richiesta (della Fabi), il responsabile operativo, il giorno 6, ha concesso loro un incontro.
Se non fosse per il linguaggio, in verità, il volantino sembra scritto dall’azienda.
Leggendolo, il nostro pensiero è andato immediatamente a una delle icone più importanti del fumetto supereroico.
Come gli abitanti di Gotham City dormono sonni tranquilli perché tanto c’è Batman, così i lavoratori della dtm di Viterbo e Rieti possono vivere sereni perché tanto ci sono i Sindacalisti.
Ma non parliamo di quelli che sono al fianco dei lavoratori nella denuncia delle insostenibili pressioni commerciali; non parliamo di quelli che stanno cercando di far capire al datore di lavoro che un lavoratore non può essere valutato solo per quanto vende senza alcuna considerazione della sua professionalità; non facciamo riferimento neanche a quelli che di continuo cercano di far sentire la loro presenza sul territorio incontrando i lavoratori; sono esclusi anche coloro che attraverso il proprio pensiero, il proprio punto di vista e la propria critica cercano di migliorare la condizione di tutti … e quelli che prima di essere Sindacalisti sono colleghi veri, sinceri e appassionati.
Niente di tutto questo. Facciamo infatti riferimento a quelli “io sono la verità e sono nel giusto e gli altri fanculo”, quelli che in maniera servile e priva di critica si adeguano semplicemente alla maggioranza o, peggio, dopo aver detto peste e corna di un CCNL poi tornano con la coda tra le gambe e votano secondo quello che ha deciso il capo; quelli che non si capisce che lavoro facciano, oltre il Sindacalista; quelli che passano il tempo a divulgare volantini di denuncia sì … ma contro colleghi rei solo di avere altre idee.
Viterbo, 12 giugno 2014 La segreteria
Was this article helpful?
YesNo