Gruppo Monte paschi siena: comunicato stampa

Abbiamo appreso con sconcerto della dichiarazione rilasciata da Alessandro Profumo sabato 13 e riportata da “Repubblica” in data 14 ottobre.

La dichiarazione, riportata in un articolo che ipotizza il coinvolgimento del Presidente dell’Abi Giuseppe Mussari nelle indagini riguardanti l’acquisizione di Banca Antonveneta, costituisce un attacco inaccettabile e premeditato alle OOSS della Banca Monte dei Paschi di Siena, in un momento nel quale le stesse hanno pubblicamente dimostrato l’assoluta strumentalità ed inutilità della proposta di esternalizzazioni, per le quali evidentemente il Presidente della Banca ha un interesse particolare ed al momento non dichiarato.

Alessandro Profumo non esterna invece nulla a proposito dell’eventuale coinvolgimento del Presidente dell’Abi nelle indagini, forse perché dovrebbe spiegare il fatto di esserne stato uno dei grandi elettori, a differenza del Sindacato Aziendale che ne ha chiesto le dimissioni in gennaio. O forse l’imbarazzo deriva dall’averne incassato l’appoggio al momento della designazione a Presidente della Banca Mps.

È incredibile dover leggere tali deliranti dichiarazioni, da parte di un banchiere capace di strappare una liquidazione di decine di milioni di euro al momento del suo allontanamento, non certo consensuale, da Unicredito. Sicuramente Alessandro Profumo é un’autorità in materia di clausole contrattuali individuali. Non vorremmo fossero le stesse applicate nei mesi scorsi al nuovo management. Si spiegherebbe così l’assoluta ritrosia a dare chiarimenti in merito.

E’ altrettanto incredibile dover subire queste “lezioni” da una persona rinviata a giudizio per frode fiscale.

Questo è l’ennesimo frutto avvelenato della scelta, fatta nei mesi scorsi – dagli stessi tra l’altro che sulla vicenda Antonveneta avevano, a differenza del Sindacato, tutti gli elementi per giudicare sotto tutti i punti di vista l’operazione – di affidare una Banca, beneficiaria del sostegno pubblico, ad una persona coinvolta in procedimenti giudiziari così gravi.

Siena, 15 ottobre 2012 Le Segreterie

comunicato stampa

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