Veneto Banca: il sindacato faccia il sindacato

By: Giovanni – All Rights Reserved
Questo è quello che pensiamo e che abbiamo sempre fatto; ed è quello che la stragrande maggioranza dei colleghi ci chiede di fare.
Ecco perché abbiamo ritenuto opportuno non farci promotori di raccolte di firme, a nostro avviso inutili e pretestuose, pur condividendo l’affetto, la stima e la riconoscenza nei confronti del nostro A.D. Questo perché mai vorremmo dare l’impressione di essere dei sindacati di “comodo” …
Siamo inoltre convinti che i nostri colleghi dimostrino il loro attaccamento alla banca quotidianamente con il loro lavoro concedendo, molto spesso, più del dovuto in termini d’orari e d’assunzioni di responsabilità senza bisogno di ratifiche.
Noi continueremo, come abbiamo sempre fatto, a perseguire il bene dei colleghi attraverso una convinta azione di confronto sulle questioni più importanti, a partire dalla salvaguardia dei livelli occupazionali sui diversi territori e dalla difesa dell’identità della nostra Banca.
Entrando nel merito del nuovo sistema di valutazioni “Performance Management”, oggetto dell’ultimo incontro con l’Azienda, è nostra priorità porre l’attenzione sulla necessità di una più corretta distribuzione dei pesi valutativi della prestazione individuale, limitando i possibili abusi delle “campagne prodotto” e richiedendo un impegno formativo importante per i valutatori, al fine di evitare personalismi ed “effetti alone”.
A nostro avviso il processo dovrebbe essere improntato ad una completa trasparenza, auspicando un ulteriore interessamento del valutato, nel caso in cui le valutazioni non fossero pienamente condivise.
Ribadiamo, se ancora ce ne fosse la necessità, che il mancato raggiungimento di obiettivi commerciali non può MAI determinare una valutazione negativa.
Nel prossimo incontro sul V.A.P., già più volte richiesto (ultima ns. lettera del 17 aprile u.s.) è nostra intenzione ribadire all’Azienda che dovrà esserci un giusto riconoscimento per il forte impegno profuso da tutti i colleghi, perché, al di là della perdita contabile del bilancio 2013, la gestione caratteristica è “oltremodo positiva”, come pubblicamente affermato dagli attuali vertici.
L’argomento “buoni pasto” sarà da noi affrontato soltanto quando avremo delle certezze da valutare.
Convinti che la tutela dei lavoratori non possa prescindere dall’unità sindacale, continuiamo ad invitare le rappresentanze aziendali di Fiba/Cisl e Fabi a rientrare con NOI al tavolo unitario.
Uniti si vince !

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