Sulle note vicende giudiziarie le OO.SS. hanno già da tempo espresso un giudizio negativo relativo alle responsabilità gestionali e lasciano alla Magistratura la verifica di eventuali addebiti specifici.
L’incontro si è incentrato sostanzialmente sulla necessità di individuare le reali necessità di fabbisogno patrimoniale di cui Banca Marche; si è ribadita la necessità, quindi, di fare luce sui criteri di valutazione del credito deteriorato e in particolare sulla loro ineluttabilità.
Si è condivisa la necessità di confrontarsi sulle diverse modalità di accantonamento praticate dal sistema bancario, poiché quelle adottate oggi in Banca Marche la penalizzano fortemente nella gestione rendendo necessaria una sua fortissima ricapitalizzazione che inevitabilmente porterebbe la Governance lontano dal territorio (non solo da un punto di vista geografico).
Il tavolo ha dimostrato, ampia e sinergica condivisione, in particolare rispetto alla salvaguardia di Banca Marche, agli obiettivi di erogazione del credito (soprattutto alle famiglie e alle piccole e medie imprese) e alla generazione di stabile e nuova occupazione per la stessa Banca e per tutto il Territorio; la azienda deve rimanere integra nelle sue componenti di rete e di direzione ed essere veramente rilanciata commercialmente.
Le OO.SS. ringraziano i Parlamentari presenti per essersi impegnati a portare la questione “Banca Marche” a livello nazionale, a sostegno di coloro che vogliono evitare la “colonizzazione” delle Marche e il trasferimento del risparmio dei marchigiani a favore di altre piazze a Noi estranee; diversamente e con un atteggiamento inerte oggi tutto ciò diverrebbe inevitabile.
A tali scopi riscontriamo l’impegno della III Commissione, nella persona del Presidente Fabio Badiali, a organizzare, a strettissimo giro, un incontro con le tre Fondazioni a tutt’oggi proprietarie di Banca Marche e un incontro con le Associazioni di Categoria.
Entro due settimane faremo il punto dei risultati e della efficacia di queste iniziative.