Arriva dall’Europa l’ennesima conferma che il costo del lavoro in Italia è sotto la media europea. Aumento della flessibilità e diminuzione del costo del lavoro sono sempre stati gli argomenti utilizzati nelle trattative sindacali ed istituzionali per condizionare le regole in gioco.
I dati incontestabili, elaborati ogni anno da Eurostat, disegnano una realtà assai diversa da quella che da anni ci viene venduta, prescindendo dalla vera urgenza di aumentare la produttività, per ottenere la destrutturazione del mondo del lavoro. Ebbene, a fronte di un costo medio per l’area euro pari a 28,4 euro, nel nostro Paese il costo orario del lavoro è stato nel 2013 pari a 28,1 euro. Contro i 34,3 della Francia, i 31,3 della Germania, i 33,2 dell’Olanda, i 38 del Belgio, i 40,1 della Svezia.
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