Gruppo Creval: il nuovo piano 2014-2016 per i lavoratori

La “valutazione completa” della BCE

La stazza nazionale degli Stati europei è insufficiente nel confronto mondiale tra insiemi continentali. Il livello della contesa richiede all’Europa potenza anche conglomerati finanziari concentrati, patrimonialmente solidi e attrezzati di fronte alla concorrenza dei giganti del Pacifico.
La BCE ha cominciato nel mese di novembre un setaccio di 128 banche europee, pari all’85% degli attivi dell’Eurozona, di cui 15 italiane, tra cui il Gruppo Creval.
Il criterio principale sarà il Core Tier 1 all’8%, requisito minimo indispensabile ma non sufficiente. La BCE svolgerà infatti una “valutazione completa” che si articolerà in una valutazione generale del rischio (liquidità, raccolta e leva), nella revisione della qualità dell’attivo (Asset Quality Review) e nei temuti stress test.

Cosa succede nel Gruppo Creval?

Il 4 marzo 2014 il Cda Creval ha approvato il progetto di bilancio e i risultati consolidati al 31 dicembre 2013, con un risultato netto di periodo positivo vicino ai 12 milioni di euro e promuovendo un aumento di capitale di 400 milioni di euro. In particolare è stato previsto anche l’aggiornamento del Piano Industriale.
L’informativa presentata recentemente ai sindacati del Gruppo Creval prevede infatti:
1. Una semplificazione della struttura societaria di Gruppo mediante: A) il trasferimento del ramo Tesoreria di Creset S.T. S.p.A. alla capogruppo Credito Valtellinese con 18 risorse coinvolte; B) la fusione per incorporazione di Mediocreval S.p.A. in Credito Valtellinese S.c. con 38 risorse coinvolte.
2. La riorganizzazione della struttura della rete commerciale implementando il modello delle “filiali leggere” e la riduzione dell’orario di lavoro delle filiali.
3. Ulteriori interventi di riduzione dei costi anche mediante «una significativa e già oggettivamente determinabile riduzione degli organici netti» con il ricorso alle prestazioni ordinarie e straordinarie del Fondo di solidarietà. Nel “Business Plan Update” presentato alla comunità finanziaria gli esuberi dichiarati sarebbero 164.
È un Piano industriale che dovrà essere affrontato considerando la precaria situazione in cui versano le colleghe e i colleghi del Gruppo Creval, visibile a tutti, con organici ridotti all’osso, pressioni commerciali crescenti, applicativi commerciali che potrebbero anche prefigurare forme di controllo a distanza e applicazione aziendale di diversi istituti contrattuali, a partire da quello delle ferie, senza il necessario rispetto degli interessi dei lavoratori.
La trattativa comincerà questa settimana a Tresivio (SO) il 20 marzo per concludersi presumibilmente a fine aprile. Tra i primi argomenti ci sarà anche il premio aziendale.
Confermiamo alle iscritte e agli iscritti Fisac-Cgil il nostro impegno unitario con le OO.SS. del Gruppo Creval, e vi terremo costantemente informati con gli strumenti che unitariamente andremo a definire.
In queste ore delicate è necessario guardare oltre gli steccati aziendali, di fronte all’evidenza di un mondo tanto strettamente interconnesso quanto turbolento, sviluppando la coalizione sindacale e collegando il mondo del lavoro a una visione internazionalista.

Segreteria Organo di Coordinamento Fisac-Cgil Gruppo CreVal

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