Si è aperta a New York lunedì 10 marzo la 58ma sessione della Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione delle donne (UN CSW58). Il tema prioritario che viene discusso quest’anno riguarda l’analisi dei progressi e delle sfide nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs, nell’acronimo inglese) per donne e bambine. Il riesame del tema già affrontato nella precedente sessione del 2011 è invece relativo all’accesso e alla partecipazione di donne e bambine all’istruzione, alla formazione, alla scienza e alla tecnologia, e la promozione dell’accesso al pieno impiego e a un lavoro dignitoso. Il cosiddetto tema emergente sarà l’accesso delle donne alle risorse produttive.
L’Assemblea plenaria è stata aperta dal Segretario generale Ban-Ki-Moon e dalla Direttrice di UN Women, l’agenzia delle Nazioni Unite per le Donne, Phumzile Mlambo-Ngcuka.
Quest’ultima ha ricordato come le Nazioni Unite siano guidate dal principio di uguali diritti per donne e uomini, consacrato nella Carta, dalla Convenzione sull’Eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazione contro le Donne (CEDAW) e dalla Piattaforma di Azione della Conferenza delle Donne di Pechino. Ha sottolineato che gli MDGs e la Piattaforma di Pechino sono stati concepiti con l’obiettivo di migliorare la vita di donne e bambine ed ha affermato l’esigenza di deginire l’Agenda post 2015 in coerenza con quest’obiettivo. La lotta per l’empowerment delle donne è cominciata ben più di 100 anni fa e vi è una forza intergenerazionale che vuole trovare urgenza e determinazione da parte del mondo politico nel non perdere ancora un’altra generazione. Vi sono grandi aspettative che l’incrocio tra la fine degli MDGs, Pechino+20 e l’agenda post 2015 possano favorire un momento storico per lo status delle donne in tutto il mondo, sconfiggendo la fame, gli abusi, l’ignoranza e le povertà.
Sono presenti alla UNCSW 6.000 partecipanti in rappresentanza di 860 organizzazioni provenienti da tutte le parti del mondo. Da qui al 21 marzo si svolgeranno 135 eventi della società civile, parallelamente alle sessioni ufficiali dei Governi. In quest’occasione saranno lanciate iniziative di mobilitazione per il 20mo anniversario e la valutazione della Piattaforma di Azione di Pechino.
A partire da maggio 2014, infatti, per un periodo di oltre 12 mesi, UN Women, Governi, altre agenzie delle Nazioni Unite e gruppi della società civile analizzeranno le 12 aree che compongono la Piattaforma di Pechino. Questo lavoro sarà concluso da un rapporto globale, redatto sulla base di singoli apporti nazionali e regionali, che verrà presentato e discusso dall’Assemblea generale dei Capi di Stato del 2015. L’Italia, che assumerà la presidenza del Consiglio Europeo nel prossimo semestre, dovrà curare il capitolo dell’Unione Europea.
Una delle principali richieste che viene avanzata nel corso dell’UNCSW58 è la definizione di un obiettivo di sviluppo su parità di genere, empowerment delle donne e mainstreaming di genere in tutti gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile che verranno definiti nell’Agenda post 2015, avendo riguardo anche a tutti gli indicatori. Richiesta avanzata e sostenuta anche dalla Confederazione Internazionale dei Sindacati (ITUC-CSI), rappresentata a New York da oltre un centinaio di sindacaliste, inclusa la presenza della CGIL.
La bozza di documento sulle conclusioni finali sarà negoziata dai Governi a partire da 14 marzo prossimo.
Il Governo italiano è rappresentato dall’On. Teresa Bellanova, Sottosegretario al Lavoro, che interverrà in una serie di panel tematici oltre che all’Assemblea Plenaria. Il 12 marzo è previsto un incontro del Sottosegretario con la delegazione della società civile italiana.