Il mare del silenzio il femminicidio tra coraggio ed omertà

Sabato 8 marzo 2014 la FISAC -CGIL di Lecce, lo Spi Cgil di Nardò, l’Auser Neretum e Provinciale, con il patrocinio del Comune di Nardò hanno organizzato un’iniziativa pubblica (ingresso gratuito) presso il Teatro comunale, alle ore 18.00. Il tema sarà quello della violenza di genere e del femminicidio che assume, in quest’ambito, il carattere di una vera e propria emergenza a livello mondiale; un fenomeno vecchio come il mondo, drammaticamente universale e trasversale perché travalica culture, confini geografici, ceti sociali; una violenza che spesso rimane taciuta tra le mura domestiche e negli ambienti di
lavoro, complice una strisciante ipocrisia ed omertà che fa emergere il dramma solo quando è troppo tardi.
Abbiamo pensato a questo fenomeno come ad un mare sconfinato, un mare di silenzio in cui sono quasi sempre le donne ad essere violate nel corpo e nell’anima, vittime di atti efferati che le riducono letteralmente ‘ferite a morte’ . E quando la morte non è quella fisica, lo stato psicologico della donna, la sua frustrazione, la sua disperazione e’ tale che a quel punto essere viva o morta poco importa. La CGIL coglie la gravità di questo fenomeno al punto da ritenere di doverne fare oggetto di una specifica azione nell’ambito del documento congressuale ‘Il LAVORO DECIDE IL FUTURO’. Coerentemente con la sensibilità dimostrata dalla nostra Organizzazione, anche in questa fase congressuale, abbiamo scelto di dedicare la giornata dell’8 marzo a questo tema e in continuità con lo spirito che ha caratterizzato la nostra iniziativa lo scorso anno, abbiamo ritenuto di raccontare la donna e il dramma della violenza, utilizzando, anche in questa occasione, modalità di comunicazione diverse da quelle tradizionali. La prima parte dell’ iniziativa propone uno scorcio sul vissuto femminile attraverso musiche, storie, voci e poesie, omaggio alla donna; mentre nella seconda parte, con la proiezione di un interessantissimo
documentario, cercheremo di portare alla luce una realtà troppo spesso nascosta e taciuta, una delle tragedie di questo oscuro presente, poco raccontate o mal veicolate dai mezzi di comunicazione: quella delle “tratte” delle migranti che approdano o sperano di approdare sulle nostre coste, in particolare Lampedusa, Pozzallo, Augusta. Molto spesso queste donne sono vittima della violenza e dello stupro, non solo dei loro scafisti, ma anche degli stessi compagni di viaggio.
Il lavoro realizzato e prodotto dalle due registe siciliane Pina Mandolfo e Maria Grazia Lo Cicero, da anni impegnate ad affrontare i temi delle differenze, in particolare quelle di genere, si pone l’obiettivo di rompere il muro del silenzio e di omertà contro un dramma, quello della violenza sulle donne, che non può e non deve riguardare solo le donne, ma tutta la collettività. Si tratta di un progetto (sostenuto dalla FISAC-CGIL di Lecce e condiviso da alcune categorie e sensibilità presenti in CGIL) che, nella bellissima cornice del Teatro comunale di Nardò, proponiamo, soprattutto alle nuove generazioni, per non dimenticare l’8 marzo e quello che questa giornata rappresenta.
Nardò 3 marzo 201
Paola Boccardo
Segretaria Generale – Fisac-Cgil Lecce
Anna Pinna
Responsabile Spi CGIL Nardò

Comunicato Stampa

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