Banca Marche chiede ai propri dipendenti (circolare 20 del 2014), per la prima volta, di pianificare insieme le ferie spettanti e i permessi relativi alle cd festività soppresse previste per il corrente anno (4 per le aree professionali e 3 giornate per i quadri direttivi e dirigenti) entro il 21 febbraio p.v.: È intollerabile che siano stati dati tempi così perentori e così ridotti ai Lavoratori.
Tale delicata materia è disciplinata non solo dall’art. 56 del CCNL, ma da un insieme di norme di Legge e, non per ultimo, da Giurisprudenza consolidata; nel citato articolo del CCNL si dichiara espressamente che l’azienda deve porsi in condizione di rendere fruibili le ferie purché la loro richiesta avvenga con “congruo preavviso”; riteniamo, quindi, che l’impostazione data alla materia dall’Azienda sia una forzatura al di fuori dello spirito contrattuale e di Legge.
Le scriventi reputano inoltre di completare ed integrare la circolare Aziendale sui seguenti 3 aspetti:
1. Nel predisporre il piano ferie, è necessario distinguere le assenze da fruire tra ferie, permesso o ex festività soppresse, ricordando che nel cosiddetto “Piano Ferie” vanno esclusivamente inserite le assenze a questo titolo (FERIE per l’appunto);
2. Resta tuttora vigente la norma che prevede l’obbligo aziendale di provvedere alla remunerazione delle ex festività soppresse non godute (entro il febbraio dell’anno successivo).
3. Viene chiesto di fare tutte le ferie anche a coloro i quali aderiscono al Fondo di Solidarietà: a tal proposito invitiamo questi colleghi ad inserire le ferie con le stesse modalità degli anni precedenti e
quindi sfruttare il tempo estivo pianificandole nel secondo semestre del 2014; infatti nelle missive aziendali che informano il collega della possibilità di accedere al “Fondo Esuberi” non si menziona la
data esatta di uscita.
È necessario ed urgente confrontarsi sul regime complessivo degli orari per rendere possibile la gestione e la fruizione integrale delle ferie, della banca ore, dei permessi, delle festività soppresse, alla luce delle soprarichiamate Norme Contrattuali e di Legge che siano; tale confronto si rende, oggi più che mai, necessario perché la politica degli orari è strumento essenziale per tutelare la Occupazione; in particolare diventa indispensabile un approfondimento tra le parti in Banca Marche, visto che l’Azienda si appresta a rivedere la struttura organizzativa della RETE, a rilanciare la azione commerciale e a sostenere l’uscita dei Lavoratori che aderiranno al fondo di Solidarietà.
Necessitiamo di risposte sulla strategia che l’Azienda persegue riguardo ferie e festività, straordinari, antiriciclaggio, Mifid etc.. . Evidenzieremo tutte le incongruenze che emergono dalla attuale modalità di comunicazione unilaterale sotto forma di circolari o mail, proprio per significare che le OOSS ed i lavoratori, più che mai uniti in questo, intendono partecipare e vivere il momento aziendale con intelligenza e disponibilità, fattori che vorremmo incontrare anche in chi governa la Banca in questi difficili momenti.
Jesi, lì 17 Febbraio 2014 Le OO.SS. Aziendali
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