Nella mattina del 29 gennaio, alla presenza delle Segreterie Nazionali, si è svolto il primo incontro con la Direzione incentrato sulla disdetta della contrattazione aziendale nel Gruppo BPVI. In questa fase iniziale, prima ancora di definire i contenuti di merito, abbiamo ritenuto opportuno proporre alla controparte alcune coordinate essenziali, per favorire un confronto aperto e definire alcune regole condivise.
I TEMPI
Abbiamo precisato all’Azienda l’assoluta necessità di ridefinire i tempi del confronto. Occorre superare e differire il termine del 28 febbraio, pur con la disponibilità da parte nostra a fissare già da subito un calendario serrato di incontri, che dia alle Parti certezza di tempi nelle diverse fasi del negoziato. Non è nostro interesse procrastinare i termini del dibattito o sfuggire al confronto ma non è serio pensare di affrontare temi così complessi nell’arco di poche settimane. Un percorso analogo è stato peraltro già condiviso da ABI e dalle Segreterie Nazionali per sciogliere il difficile nodo della disdetta del CCNL. Occorre affrontare e superare questa fase con il medesimo senso di responsabilità e con l’analogo pragmatismo dimostrato dalle rispettive Parti nazionali. Siamo tutti pienamente coscienti che il fattore tempo in questa trattativa non sia una variabile indipendente. Le voci ormai sempre più insistenti di possibili e imminenti operazioni societarie che coinvolgono il nostro Gruppo non possono vederci estranei, o peggio ancora miopi, di fronte agli scenari che potrebbero prodursi nel breve e nel lungo periodo.
IL METODO
Abbiamo precisato alla Direzione fin da subito che è nostra intenzione procedere in tempi molto brevi all’indizione di ASSEMBLEE DI TUTTO IL PERSONALE. Il coinvolgimento diretto delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo è essenziale per assumere un mandato forte e definito su una piattaforma condivisa, per affrontare senza riserve il negoziato con l’Azienda. Analogo impegno sarà quello di riportare in Assemblea all’approvazione delle lavoratrici e dei lavoratori ogni ipotesi di accordo eventualmente sottoscritta. Questo è un principio essenziale e per noi irrinunciabile. Lo impongono le norme che regolano la contrattazione di secondo livello, lo richiede a maggior ragione l’importanza dei temi in gioco e il vincolo di rappresentanza che ci lega alle lavoratrici ed ai lavoratori.
IL PERIMETRO
L’Azienda, con il suo atto unilaterale, ha messo in discussione tutti gli accordi sottoscritti nel tempo in tutte le società del Gruppo. Si tratta di un atto molto forte che comporta l’azzeramento di ogni norma collettiva. Nel novero degli accordi posti sotto disdetta ci sono tuttavia anche norme che non possono essere anzitempo disattese ed altre invece che hanno superato fasi di verifica congiunta e riferite ad operazioni già perfezionate. Occorre focalizzare da subito e senza tatticismi gli istituti contrattuali che sono oggetto del contendere e porli chiaramente sul tavolo, per misurarli con i temi che stanno invece più a cuore ai lavoratori e che il Sindacato porterà sul tavolo di confronto attraverso lo strumento della piattaforma discussa e votata nelle Assemblee dei lavoratori.
IL LIVELLO
Abbiamo condiviso la necessità di procedere ad un confronto ampio che arrivi a definire un NUOVO CONTRATTO INTEGRATIVO PER TUTTO IL GRUPPO BPVI. E’ questa una necessità forte che deve vedere uniti tutti i colleghi. Non è pensabile che nel nostro Gruppo ci possano essere colleghi destinatari di norme talvolta assai dissimili tra loro o privi di alcune previsioni. Occorre colmare i vuoti ed armonizzare le tutele.
Queste OO.SS. che rappresentano oggi il primo tavolo negoziale e la compagine sindacale maggiormente rappresentativa a livello di Gruppo e di singole Aziende, sentono ancor più forte il senso di responsabilità di fronte alle ansie e alle attese di tutti i colleghi. Per questo stiamo già lavorando per dare sistematicità, attraverso criteri certi, condivisi e verificabili, agli istituti del Premio Aziendale e del Part-Time; per verificare gli inquadramenti nella Rete e nelle strutture centrali conseguenti alle molteplici ristrutturazioni; per fare un’attenta analisi delle dinamiche legate alla mobilità territoriale; per valorizzare l’insieme del nostro welfare aziendale, anche con strumenti innovativi, consapevoli che ogni processo debba rispondere a criteri di equità, coerenza e sostenibilità.
Siamo consapevoli che su questa partita si gioca oggi la credibilità del Sindacato. Noi siamo già pronti a misurarci sul campo -da subito- con l’Azienda insieme a quanti condivideranno con noi obiettivi, piattaforma e regole del gioco.
Organo di Coordinamento Gruppo Banca Popolare di Vicenza DIRCREDITO – FIBA/CISL – FISAC/CGIL – UGL
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