8mila euro in meno in busta paga per ogni lavoratore. Se vi sembrano pochi! Tanto è costata la forzata astensione dal lavoro per l’oltre mezzo milione di lavoratori coinvolti nei processi di Cassa integrazione a zero ore nel 2013. In totale, l’incisione sul reddito ha visto la perdita complessiva di oltre 4.125 milioni di euro, secondo i dati dell’Osservatorio della nostra organizzazione. In Toscana, addirittura, il 2013 ha segnato il record di sempre di ore di Cassa integrazione.
Questi numeri, così impietosi, arrivano quando siamo già al settimo anno di crisi economica, che noi abbiamo denunciato per primi mentre gli altri ci davano dei catastrofisti e raccontavano che i ristoranti erano sempre pieni. Il sistema produttivo è allo stremo e poco o niente viene fatto per invertire la tendenza. Si parla molto di regole, ora, ma prima servirebbe intervenire sulla riorganizzazione dell’economia e della produzione. I precari, i pensionati, i lavoratori che non percepiscono reddito, i giovani, i disoccupati: nelle manifestazioni per cambiare la Legge di Stabilità abbiamo dato voce alle categorie più a rischio, che non possono permettersi di galleggiare perché hanno fretta, quella fretta a cui l’ansia di non farcela ti costringe.
Intanto, stanno iniziando le prime assemblee di base del nostro Congresso. Sarà quello un palco dove i nostri iscritti potranno dire la loro. E più la diranno, e più saremo uniti nel dirla, più potremo influire su quale direzione prenderà il nostro Paese.
Questi numeri, così impietosi, arrivano quando siamo già al settimo anno di crisi economica, che noi abbiamo denunciato per primi mentre gli altri ci davano dei catastrofisti e raccontavano che i ristoranti erano sempre pieni. Il sistema produttivo è allo stremo e poco o niente viene fatto per invertire la tendenza. Si parla molto di regole, ora, ma prima servirebbe intervenire sulla riorganizzazione dell’economia e della produzione. I precari, i pensionati, i lavoratori che non percepiscono reddito, i giovani, i disoccupati: nelle manifestazioni per cambiare la Legge di Stabilità abbiamo dato voce alle categorie più a rischio, che non possono permettersi di galleggiare perché hanno fretta, quella fretta a cui l’ansia di non farcela ti costringe.
Intanto, stanno iniziando le prime assemblee di base del nostro Congresso. Sarà quello un palco dove i nostri iscritti potranno dire la loro. E più la diranno, e più saremo uniti nel dirla, più potremo influire su quale direzione prenderà il nostro Paese.
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