Veneto Banca: incontro con l’AD

Venerdì scorso l’Amministratore Delegato ha convocato le OO.SS. per puntualizzare la situazione del Gruppo Veneto Banca anche alla luce delle ultime notizie apparse sulla stampa nella settimana appena trascorsa.
L’A.D. ha confermato, ancora una volta, la solidità dei fondamentali di bilancio anche dopo la rigorosa ispezione a cui è stata sottoposta Veneto Banca nel corso del 2013.
Egli ha precisato che i crediti deteriorati sono in linea con le medie di Sistema, il Margine di Intermediazione è buono e gli Attivi sono composti per un 85% di crediti alle imprese, mentre la parte residua in partecipazioni (ICBPI, ARCA SGR, Palladio).
In merito allo stato di salute della Banca l’A.D. ha ribadito che è buono e in grado di sopportare interventi straordinari pur non inficiando la gestione finale dell’esercizio appena conclusosi.
Inoltre l’A.D. ha precisato che, sul versante patrimoniale, gli interventi già deliberati dal CdA, necessari ad adeguare gli indicatori patrimoniali, consentiranno di raggiungere un’area di significativa sicurezza entro il 30 giugno prossimo.
Veneto Banca stima che la conversione anticipata del Prestito Obbligazionario Convertibile genererà un incremento di 137 bps, limite già di sostanziale tranquillità, che verrà rafforzato se andrà in porto la vendita della partecipazione BIM da cui si attende un ulteriore incremento di 100 bps per il CT1 che consentirà di raggiungere, al 30/06, un indice pari al 9,60%
L’A.D. ha poi completato la comunicazione alle OO.SS. anticipando che per il nuovo Piano Industriale si attende la delibera del CdA entro il mese di gennaio per quanto i cardini del nuovo P.I. siano già chiari:
consolidamento per ritrovare efficienza, in uno scenario di conservazione complessiva dei livelli occupazionali del Gruppo Veneto Banca.
Tali dichiarazioni, per quanto ancora provvisorie, che rappresentano una gestione caratteristica positiva, con riflessi altrettanto positivi sulla redditività prospettica e sui profili di adeguatezza patrimoniale e di liquidità del Gruppo, ci confortano in quanto confermano, se ce ne era bisogno, quale sia stato il contributo delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo che, tempo per tempo, ha consentito la vigorosa crescita del Gruppo Veneto Banca in questi anni. L’autonomia della Banca è stata un valore imprescindibile che ha generato valore e garantito la crescita nei territori di appartenenza.
Le OO.SS. hanno inoltre sottolineato che lo sforzo profuso e l’impegno dimostrato da tutti i soggetti coinvolti in questi anni, fino ai sacrifici resisi necessari in questo ultimo frangente della storia del Gruppo Veneto Banca, devono consentire il rilancio e la ripresa della crescita mantenendo la nostra autonomia.
Abbiamo anche segnalato all’A.D. che permangono modalità e comportamenti, da parte di qualche responsabile, che non fanno altro che contribuire ad aumentare il clima di preoccupazione e agitazione che si respira tra le colleghe e i colleghi.
Siamo tutti consapevoli che la Banca ha chiesto uno sforzo aggiuntivo al fine di gestire prioritariamente il capitale proprio in un’ottica di tutela dell’autonomia, rinfrancata anche dai citati adeguamenti patrimoniali e di un sempre positivo andamento della gestione caratteristica, ma non per questo deve venire meno il buon senso.
Montebelluna, 13 gennaio 2014
COORDINAMENTI AZIENDALI E DI GRUPPO
DIRCREDITO FABI FIBA/CISL FISAC/CGIL UILCA
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