In data 19 dicembre a Roma si sono riuniti i rappresentanti sindacali di tutte le Organizzazioni sindacali del Credito Cooperativo, per valutare gli effetti conseguenti alla disdetta del CCNL di settore e le iniziative conseguenti.
L’ampia partecipazione e l’articolato dibattito sviluppatosi, hanno testimoniato la consapevolezza della gravità del momento e l’inaccettabilità di un atto irresponsabile che mina il presupposto fondamentale di coesione del credito cooperativo e la serenità dei dipendenti nel momento in cui occorrerebbero segnali totalmente opposti.
I delegati intervenuti hanno condiviso la preoccupazione delle Segreterie Nazionali per questa deriva senza precedenti, priva di orizzonte strategico e chiaramente orientata da una componente emergente del movimento sempre più avulsa dalla matrice mutualistica originaria,
I reali e irrisolti problemi di tipo strutturale del credito cooperativo aggravati dagli effetti della crisi, da gestioni spesso inadeguate e da un appesantimento conseguente all’introduzione delle normative europee, richiederebbero viceversa uno slancio di progettualità condiviso che focalizzi i presupposti per disegnare un futuro sostenibile, solidaristico e autenticamente cooperativo.
È stata inoltre ribadita l’inaccettabilità di una disdetta di dubbia legittimità, che scarica impropriamente sui dipendenti le contraddizioni del credito cooperativo.
Le tante criticità del sistema non sono riconducibili né ai costi del personale, né alla struttura del CCNL, che ha saputo viceversa sviluppare in occasione dell’ultimo rinnovo del dicembre 2012 un sistema articolato di strumenti a garanzia dell’occupazione universalmente riconosciuto tra i più avanzati oggi esistenti.
I delegati intervenuti hanno sottolineato con forza la necessità di completare la strumentazione già prevista dal CCNL 21.12.2012, di superare il limite
temporale e le caratteristiche selettive dell’ultrattività attribuita unilateralmente al CCNL da Federcasse e l’esigenza di conoscere da Federcasse se esista e quale sia il progetto industriale, associativo, gestionale e organizzativo.
Ogni “aggiustamento” o ingiustificato “taglieggiamento” del CCNL e più in generale delle regole contrattuali di governo del lavoro avulse da un approfondita analisi della prospettiva, da una condivisa ricerca delle opportune modulazioni e soluzioni e da una comune assunzione di responsabilità fondata sull’equità e sulla trasparenza, sarà contrastata con ogni mezzo.
Sulla base di queste determinazioni, di questa consapevolezza e della necessità di avviare un percorso orientato da queste condizioni, si ritiene
opportuno avviare da gennaio una fase di approfondita consultazione di tutti i lavoratori per approntare le necessarie iniziative a sostegno delle ragioni rappresentate.
COMUNICATO20122013
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