Aumenta la stanchezza dei lavoratori della riscossione, che nella sempre più diffusa confusione legislativa ed organizzativa aziendale si vedono pressati in misura crescente, e vengono stressati per fare si che si raggiungano gli obiettivi spesso decisi senza coerenza con la dimensione degli organici, e non raramente rettificati al rialzo a ridosso delle ferie estive senza alcun confronto con il personale.
Aumenta la tensione ad ogni livello fra i colleghi per il mancato riconoscimento dell’impegno e della professionalità che ogni giorno vengono dimostrati, come evidenzia la posizione negativa assunta dai referenti aziendali in merito alla trattativa di definizione dell’armonizzazione contrattuale.
Aumenta la rabbia per il mancato pagamento, ad oggi, del premio di produttività guadagnato con il lavoro pesante e difficile, oltre che rischioso, svolto nel corso dell’intero 2012.
Coerentemente si alza il livello di mobilitazione, e per venerdì prossimo è in corso di preparazione una manifestazione nazionale che vedrà la partecipazione di tutti i rappresentanti sindacali del settore.
Lo scontro avviato è importante per difendere al meglio decenni di contrattazione aziendale, e con essi il giusto trattamento economico e le giuste condizioni di lavoro di una categoria che svolge un lavoro importante, difficile, rischioso e di qualità.
Anche il confronto nelle assemblee è avviato, ed i lavoratori chiedono ovunque che la loro professionalità e la qualità del loro lavoro vengano riconosciute.
La battaglia continua, e crescerà di intensità e dimensione. Con l’auspicio che i vertici della Holding ne valutino l’importanza prima che il livello di tensione si radichi ancora di più, rendendo sempre più difficile una qualunque ipotesi di accordo.
Le Segreterie Nazionali
Roma, 6 dicembre 2013
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