Carissimi Colleghe e Colleghi,
questa Organizzazione sente il dovere e la necessità di dare un’informativa il più possibile oggettiva della situazione che stiamo vivendo in Veneto Banca.
L’azienda, il 14.11.2013, esce con un comunicato stampa per dare la propria versione sull’esito dell’ispezione della Banca d’Italia. Non stiamo qui a ripetere i dettagli tecnici, peraltro abbondantemente riportati dai maggiori organi di stampa: anche il più ottimista dei lettori non può che rimanere attanagliato da una serie di inquietanti interrogativi, interrogativi ai quali solo i vertici della nostra Banca e/o il consiglio di amministrazione potrebbero dare risposta.
I problemi che emergono e ci riguardano attengono a materie squisitamente di competenza sindacale: senza indulgere in troppi tecnicismi, vorremmo sapere quali misure straordinarie intende prendere questo istituto per ottemperare agli input dati da B/Italia, oltre al dichiarato spin-off immobiliare, il quale da un lato garantisce un rafforzamento patrimoniale immediato, dall’altro porterà dall’anno prossimo un sicuro incremento dei costi fissi. La sinfonia del contenimento dei costi di gestione passerà ancora una volta sulle spalle dei lavoratori? Quali garanzie ci daranno sulla tenuta occupazionale? Quali sarebbero secondo loro gli “asset non strategici”? Il “nuovo piano industriale” esiste?
Queste le inquietanti domande che avremmo posto all’azienda se solo ne avessimo avuta la possibilità! Inoltre, permangono i cantieri aperti:
Armonizzazione Carifac: stiamo predisponendo “unitariamente” la richiesta della proroga della scadenza prevista per il 30 novembre, senza la quale l’azienda avrebbe mano libera.
Fondo esuberi: le 10.500 giornate di solidarietà già donate dai colleghi, in assenza del previsto ricambio generazionale, possono andare direttamente a conto economico, senza nessun effetto positivo per i lavoratori?!?!
Assistenza sanitaria: la scadenza si avvicina….
E’ di queste cose che noi vorremmo parlare, prima di tutto con le altre organizzazioni sindacali. La Fisac è disponibile fin da ora ad aprire una discussione con le altre OOSS per decidere come muoversi poiché ulteriori ritardi potrebbero nuocere pesantemente a discapito dei lavoratori.
Siamo convinti che i prossimi giorni siano determinanti per riuscire a capire DOVE VA’ LA BANCA e con essa quale sarà il nostro futuro. Se ci sono in ballo esuberi o scorporo di uffici o tagli occupazionali….. non possiamo apprenderlo dalla stampa!
Il blocco delle relazioni sindacali non significa rinunciare ad essere adeguatamente informati di quello che ci sta’ piovendo in testa!
Ci auguriamo, nell’interesse di tutti i lavoratori, che vengano rimossi gli ostacoli che hanno impedito la prosecuzione dell’azione unitaria, unica che può garantire il perseguimento dell’interesse collettivo.
Montebelluna, lì 22.11.2013
questa Organizzazione sente il dovere e la necessità di dare un’informativa il più possibile oggettiva della situazione che stiamo vivendo in Veneto Banca.
L’azienda, il 14.11.2013, esce con un comunicato stampa per dare la propria versione sull’esito dell’ispezione della Banca d’Italia. Non stiamo qui a ripetere i dettagli tecnici, peraltro abbondantemente riportati dai maggiori organi di stampa: anche il più ottimista dei lettori non può che rimanere attanagliato da una serie di inquietanti interrogativi, interrogativi ai quali solo i vertici della nostra Banca e/o il consiglio di amministrazione potrebbero dare risposta.
I problemi che emergono e ci riguardano attengono a materie squisitamente di competenza sindacale: senza indulgere in troppi tecnicismi, vorremmo sapere quali misure straordinarie intende prendere questo istituto per ottemperare agli input dati da B/Italia, oltre al dichiarato spin-off immobiliare, il quale da un lato garantisce un rafforzamento patrimoniale immediato, dall’altro porterà dall’anno prossimo un sicuro incremento dei costi fissi. La sinfonia del contenimento dei costi di gestione passerà ancora una volta sulle spalle dei lavoratori? Quali garanzie ci daranno sulla tenuta occupazionale? Quali sarebbero secondo loro gli “asset non strategici”? Il “nuovo piano industriale” esiste?
Queste le inquietanti domande che avremmo posto all’azienda se solo ne avessimo avuta la possibilità! Inoltre, permangono i cantieri aperti:
Armonizzazione Carifac: stiamo predisponendo “unitariamente” la richiesta della proroga della scadenza prevista per il 30 novembre, senza la quale l’azienda avrebbe mano libera.
Fondo esuberi: le 10.500 giornate di solidarietà già donate dai colleghi, in assenza del previsto ricambio generazionale, possono andare direttamente a conto economico, senza nessun effetto positivo per i lavoratori?!?!
Assistenza sanitaria: la scadenza si avvicina….
E’ di queste cose che noi vorremmo parlare, prima di tutto con le altre organizzazioni sindacali. La Fisac è disponibile fin da ora ad aprire una discussione con le altre OOSS per decidere come muoversi poiché ulteriori ritardi potrebbero nuocere pesantemente a discapito dei lavoratori.
Siamo convinti che i prossimi giorni siano determinanti per riuscire a capire DOVE VA’ LA BANCA e con essa quale sarà il nostro futuro. Se ci sono in ballo esuberi o scorporo di uffici o tagli occupazionali….. non possiamo apprenderlo dalla stampa!
Il blocco delle relazioni sindacali non significa rinunciare ad essere adeguatamente informati di quello che ci sta’ piovendo in testa!
Ci auguriamo, nell’interesse di tutti i lavoratori, che vengano rimossi gli ostacoli che hanno impedito la prosecuzione dell’azione unitaria, unica che può garantire il perseguimento dell’interesse collettivo.
Montebelluna, lì 22.11.2013
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