Nella Giornata ieri il G.R.U Rufaldi Barbara, ha tenuto una serie di riunioni presso la sede di Genova, che continueranno anche nelle altre realtà operative, per richiamare pesantemente i colleghi ad un comportamento corretto sul lavoro.
Tale richiamo, a detta dello stesso G.R.U., nasce come risposta aziendale alla segnalazione da parte di alcune OO.SS. che durante la semestrale tenutasi lo 08/10/2013 avrebbero portato all’attenzione della Direzione il fatto che alcuni colleghi della Sede non lavorino e non rispettino l’orario d’ingresso e/o d’uscita.
Premesso che riteniamo controproducente il comportamento dell’azienda (i tentativi di instaurare un clima di terrore negli ambienti di lavoro, rivelano inadeguatezza e fragilità.) Noi non ci stiamo, accogliamo con sconcerto e imbarazzo il fatto che altre OO.SS. usino gli strumenti della contrattazione per prestarsi a squallide insinuazioni sui lavoratori. Noi non ci stiamo.
La nostra semestrale “di una pagina ma scritta fitta fitta” richiedeva soluzione a problemi di salute e sicurezza, di carenze di organico, di pulizia, di strumenti insufficienti, di pressioni commerciali deprecabili ecc.
Il sindacato è nato per la tutela dei lavoratori contro gli abusi e le prepotenze dei padroni, e non ha tra i suoi strumenti di lavoro la delazione, circostanze che le scriventi hanno ben chiare in ogni loro azione.
Non ci siamo mai sognati di portare all’attenzione dell’azienda il mancato adempimento ai propri doveri da parte dei colleghi.
VERGOGNA!!!
Noi difendiamo i lavoratori e riteniamo che nessuno possa con certezza affermare che c’è qualcuno che non svolge i propri compiti, a meno che non passi le sue giornate lavorative a non lavorare e a controllare gli altri, e l’azienda ha e ha sempre avuto strumenti per controllare il lavoro a distanza, ma non ha mai potuto avvalersene per non rischiare di finire in tribunale per ” controllo del lavoro a distanza”.
Se però adesso ritiene di usare questi mezzucci noi non ci tireremo certo indietro e siamo pronti a vederci in tribunale.
Noi non ci stiamo e mai ci staremo dalla parte di un’azienda che negli ultimi anni ci considera solo numeri obsoleti e non idonei e che con un colpo di spugna non solo ha cancellato tutti i nostri diritti acquisiti in anni di lotte e scioperi, ma ci ha anche ridotto e tagliato gli stipendi, noi chiediamo il rispetto di tutti i lavoratori e le lavoratrici, se così non fosse siamo spiacenti, ma la legge ci da ancora ragione.
Genova, 23 ottobre 2013 Le Segreterie Fisac Cgil – Fabi Genova