Equitalia centro: avviata trattativa di armonizzazione

Il 5 luglio è cominciato il confronto di armonizzazione contrattuale conseguente alla riorganizzazione aziendale realizzata da Equitalia lo scorso anno. Ricordiamo ai colleghi che nel luglio dello scorso anno le segreterie nazionali hanno concordato con controparte che, in attesa di un accordo di armonizzazione, avrebbero continuato ad avere efficacia le condizioni economiche e normative previste dai contratti integrativi e dalle prassi. delle ex aziende, e che una verifica rispetto all’esito di tale trattativa di armonizzazione sarebbe stata effettuata alla fine di ottobre dell’anno in corso.

Per la delegazione aziendali erano presenti il Dott. Tartaglione, il capo del personale Dott. Ciccarelli e il responsabile del personale della holding Dott. Pinzarrone.

Come previsto, l’azienda si si è resa disponibile ad una trattativa, ma specificando che la strada è tutta in salita, sia per la situazione di grave stato di crisi del paese e dei conti pubblici (da cui l’applicazione ad Equitalia della legge n. 122 di contenimento dei costi della pubblica amministrazione), sia per la conseguente e sempre più acuta situazione di difficoltà del settore, sia infine per la prospettiva non positiva dei conti economici delle società di riscossione.

Da parte nostra, coerenti con quanto scritto nel comunicato recentemente diffuso, abbiamo ribattuto che, pure consapevoli dell’attuale stato di crisi generale del paese, non riteniamo condivisibile che si chiedano sacrifici sempre ai soliti noti, ovvero ai lavoratori dipendenti, mentre i costi gestionali di altro tipo non si riducono e sostanzialmente si continua a limitare fortemente l’attività di recupero di tributi e contributi (meno del 10% del potenziale ) mentre le cifre “nostrane” dell’evasione e della corruzione rimangono fra le più elevate in Europa.

Come è prassi, la trattativa viene avviata con l’esposizione della posizione sindacale su tutti gli istituti contrattuali, da svilupparsi nel corso del primo o dei primi incontri, ed a seguire l’azienda formula le proprie risposte o proposte. La trattativa, successivamente, si sviluppa confrontando le varie posizioni e ricercando un possibile punto d’intesa che consenta una valutazione complessivamente soddisfacente per entrambe le parti.

Dopo avere affrontato alcune tematiche “a latere” abbiamo pertanto avviato il confronto esponendo la posizione sindacale, concordata unitariamente il giorno precedente, rispetto ad alcuni istituti contrattuali, a partire dalla richiesta di generalizzazione della previdenza aziendale. Al riguardo è stata posta l’esigenza di estendere l’iscrizione ad un fondo di previdenza complementare a tutti i colleghi di Equitalia Centro, prevedendo una uguale percentuale minima di contribuzione, ma salvaguardando le differenze già esistenti in alcune realtà rispetto a percentuali più elevate. E’ stata inoltre chiesta, a favore di tutti i colleghi, la retrocessione del costo del contributo del 2,20% del Fondo Nazionale di previdenza che la legge pone a carico del lavoratore.

Controparte, pure riservandosi di dare una risposta specifica più precisa dopo avere conosciuto nel dettaglio tutte le nostre richieste, ha comunque dichiarato che un eventuale maggior costo deve trovare compensazione in altri istituti contrattuali, fermo restando il limite imposto dalla legge 122 in termini di contenimento dei costi stessi. Alla obiezione di parte sindacale che una tale impostazione non consente e non può consentire una trattativa accettabile, la delegazione aziendale ha corretto leggermente il tiro, dichiarando una (al momento vaga) disponibilità a ricercare spazi nell’ambito di una revisione generale delle spese aziendali.

Il confronto è continuato con l’illustrazione di un primo pacchetto di istituti contrattuali, dal ticket pasto, all’assegno per i figli studenti, i contributi sia per i carichi familiari che per i disabili e la maternità, permessi retribuiti e non, permessi per la malattia, trasferimenti e pendolarismo.

Ricordiamo che non si tratta di un rinnovo contrattuale, ma della ricerca di condizioni contrattuali che possano determinare un trattamento equo ed uguale per tutti, tenendo conto delle differenze economiche e normative presenti nelle varie realtà.

E’ un percorso estremamente complesso: la trattativa riguarda i colleghi di 6 regioni italiane, con condizioni, usi ed esigenze, anche individuali, diverse fra loro e si svolge all’interno di quadro politico e di una situazione aziendale e di settore estremamente difficile. Un eventuale accordo costerà tempo, molto impegno e tanta volontà e capacità di mediazione. Sarà un percorso sicuramente problematico e richiederà la collaborazione e la condivisione di tutti i colleghi.

Il prossimo incontro è previsto per il 20 luglio: continueremo a passare in rassegna tutti gli istituti contrattuali, cercando di coniugare le diverse situazioni ed esigenze presenti nei contratti aziendali e, sulla base delle risposte, procederemo nella ricerca di soluzioni condivisibili.

Stiamo cercando di procedere nel rispetto della diversità di storie, cultura, esigenze, per costruire una nuova unità con la partecipazione e nell’interesse di tutti.

Firenze, 10 luglio 2012

Le Segreterie di Coordinamento di Equitalia centro

Comunicato

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