La vicenda riguardante la nostra vertenza è in costante evoluzione. La disdetta, effettuata da ABI, del Ccnl e dell’Accordo sul Fondo esuberi rende evidente che il progetto di radicale ridimensionamento delle garanzie occupazionali e contrattuali, lungi dall’interessare solo la nostra Azienda, è comune all’intero Settore e necessita di una risposta da parte di tutta la Categoria.
Il rinvio da parte del CdA della revisione del Piano Industriale non consente ancora di quantificare gli ulteriori tagli del costo del lavoro, dati per scontati dalla stampa e dagli analisti economici e di identificare le misure che l’Azienda vorrebbe prendere per effettuare i suddetti tagli.
In questa situazione di grande incertezza, che accresce enormemente la preoccupazione fra i Lavoratori, abbiamo deciso, come emerso anche nel corso delle nostre assemblee, di revocare lo sciopero del 4 ottobre concentrando le forze in vista del preannunciato sciopero generale unitario della Categoria del 31 ottobre e di rinviare ogni decisione riguardo alla nostra vertenza a dopo la seduta, preannunciata ma non ancora fissata, del CdA con all’ordine del giorno l’approvazione della revisione del Piano Industriale.
In quella occasione organizzeremo un presidio in Piazza Salimbeni al quale sin da ora invitiamo i Lavoratori e la Cittadinanza a partecipare.
La riuscita, pur in un contesto di grande difficoltà, dello sciopero del 27, a proposito del quale non disponiamo ancora dei dati ufficiali, ci spinge a confermare la richiesta all’Azienda di riaprire il confronto sulla base delle nostre proposte alternative, in considerazione anche dei progetti di revisione del Piano, dei quali nulla è ancora dato sapere.
Domani, inoltre, viene a scadenza uno degli “ultimatum” dell’Abi: quello relativo all’Accordo sui Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza (RLS). Dal 1 ottobre infatti secondo l’Abi, e secondo la Banca Mps che ne ha prontamente seguito le indicazioni disdettando anche l’Accordo Aziendale, vengono meno le norme previste dagli Accordi e si applica unicamente la Legge, dalla quale gli Accordi stessi sono previsti. Ci si trova così in una inedita situazione di indeterminatezza, della quale sono unicamente responsabili l’Abi e per quanto ci riguarda la Banca Mps. Diffidiamo pertanto l’Azienda a mettere in atto qualsiasi azione tendente a ridimensionare il ruolo e le agibilità degli Rls e la considereremo responsabile di ogni conseguenza determinata dalla non applicazione di normative che riguardano la salute e la sicurezza dei Lavoratori e della Clientela.
Siena, 30 settembre 2013
LA SEGRETERIA