Mafia: CGIL, bene stop asta per Suvignano, frutto vasta mobilitazione

By: Ann Chaikin – All Rights Reserved
La CGIL Nazionale esprime “forte soddisfazione” per la decisione di non procedere con la vendita all’asta dell’azienda confiscata ‘Suvignano srl’ di Monteroni D’Arbia, in provincia di Siena, come emerso ieri nell’incontro al Viminale tra il viceministro dell’Interno Bubbico, il direttore dell’Agenzia dei beni confiscati Caruso e il presidente della Regione Toscana Rossi. Un orientamento maturato, si legge in una nota del responsabile dell’ufficio Legalità e Sicurezza del sindacato, Luciano Silvestri, “a fronte della mobilitazione delle ultime settimane culminata con la manifestazione della scorsa domenica a Monteroni d’Arbia, promossa unitariamente dalle istituzioni locali (Comune, Provincia e Regione), dalla CGIL Siena, dall’Arci e da Libera, e che ha visto l’adesione convinta di una folta rete della società civile e di centinaia di cittadini che hanno partecipato alla marcia per la legalità promossa da Coop Centro Italia”.

“Possiamo affermare con convinzione – prosegue – che il ruolo svolto dalla nostra organizzazione (al pari e insieme con altre) è stato determinate per la positiva risoluzione della vertenza, scongiurando così la creazione di un precedente amministrativo (la rischiosa vendita all’asta dell’azienda) capace di minare pericolosamente le basi delle leggi Rognoni-La Torre e della 109/96 che prescrivono l’uso sociale dei beni e la salvaguardia delle attività produttive e dei livelli occupazionali”.

Al contrario, continua il dirigente sindacale, “la vendita all’asta avrebbe generato un futuro di incertezza sulla destinazione dell’azienda e sulla sua stessa ragione sociale. L’azienda, dunque, sarà affidata alla Regione Toscana, che insieme alla Provincia di Siena, al Comune di Monteroni d’Arbia, a Libera e all’Arci, hanno proposto un progetto volto all’uso sociale e produttivo del sito”. Il viceministro Bubbico, infine, “ha fatto anche riferimento alla necessità di snellire e semplificare le procedure normative per la gestione e la destinazione dei beni e delle aziende confiscate”. Su questo punto la CGIL, conclude Silvestri, rilancia “l’impegno per chiedere quanto prima calendarizzazione e l’approvazione della nostra proposta di legge ‘Io Riattivo il Lavoro’, per la tutela dei lavoratori e per il riuso sociale delle aziende confiscate”.

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