In questo quadro, prosegue la nota della Fisac, “Abi dovrebbe valorizzare il patrimonio storico di relazioni industriali della categoria assumendo l’impegno, pur nella crisi e nella difficile situazione del settore, di difendere l’occupazione. Per questo il buon esempio dato dalle parti sociali confederali sui temi dell’occupazione e della crescita dovrebbe portare, partendo dalla difesa dell’occupazione, a fare pesare i temi del settore, dalla riapertura dei rubinetti del credito per gli investimenti, passando per la pressione fiscale sulle sofferenze, fino allo sblocco dei contratti di solidarietà, all’interno della legge di stabilità”. Per tutte queste ragioni, conclude la nota della Segreteria Nazionale della Fisac Cgil, “guardando alla ripresa del confronto, il nostro obiettivo è quello di realizzare l’accordo di armonizzazione del fondo di sostegno al reddito mantenendo totalmente invariati tutti i diritti e le tutele oggi previste”.
“La Segreteria Nazionale della Fisac Cgil auspica che tra i banchieri non prevalga la linea di chi pensa di risolvere i problemi delle banche con ulteriori tagli all’occupazione e attacchi al contratto nazionale e al salario poiché in quel caso troverà in noi, e crediamo in tutto il sindacato, un’azione di contrasto e e un’opposizione netta e rigorosa fino alla mobilitazione, da decidere unitariamente, dei lavoratori”. E’ quanto si legge in una nota della segreteria nazionale della categoria dei lavoratori del credito della Cgil in relazione all’incontro in programma il 16 settembre con l’Abi.
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