La storia della nostra Banca – fatta di persone – è stata calpestata.
Tutto ciò che la contraddistingueva non esiste più.
Le garanzie ed i diritti di cui godevano i Lavoratori MPS, il rapporto con il territorio di riferimento, il rapporto fiduciario con la Clientela sono stati cancellati.
Anche se, purtroppo, i Lavoratori si erano quasi assuefatti alle normali pressioni commerciali che qualcuno ama definire “stimoli” e, alla presenza di un numero sempre maggiore di “controllori” rispetto ai “controllati”, mai si sarebbero aspettati di dover subire minacce di licenziamento, di trasferimento in altre regioni, offese gratuite riguardanti la sfera professionale.
Tutto ciò aggravato dal clima di completa incertezza, causato soprattutto dalla disorganizzazione operativa che regna sovrana, figlia dei modelli organizzativi/commerciali adottati negli ultimi mesi. Un clima che non permette di lavorare serenamente.
La maggior parte delle filiali della provincia di Siena opera giornalmente con organici ridotti, a causa di smaltimento forzato di ferie e permessi ad ore, orario di solidarietà, uniti alle assenze fisiologiche ed alla diminuzione di organico derivante dai recenti Esodo e Fondo.
Alcune filiali, per garantire continuità operativa, sono costrette ad attingere giornalmente personale da altre consorelle.
I Lavoratori, per accontentare al meglio i Clienti, giornalmente si prodigano, cercando di dare risposte ed assumendosi in prima persona responsabilità e rischi che sarebbero prerogativa di funzioni specifiche.
A questo punto non possiamo che chiederci: i manager del “nuovo corso”, che tanto si piacciono e che hanno salvato(?) la Banca, conoscono lo stato reale della Rete Filiali? Sanno quanti e quali disservizi a causa di carenze organizzative i clienti subiscono?
Credono che i Clienti siano disposti a rimanere ancora a lungo in una Banca in cui i dipendenti che li seguono sono vessati quotidianamente? Una banca in cui sono costretti ad affrontare file estenuanti? Una banca che attraverso le nuove politiche di elargizione degli incentivi non tutela a fondo i loro risparmi? Una banca che licenzia ed esternalizza i propri dipendenti nel falso nome dell’abbattimento dei costi, ed assume manager provenienti da altri settori e di cui non è dato conoscere la retribuzione?
Noi crediamo che solo tornando ad un modello di Banca sostenibile, vicina al Cliente, al territorio e soprattutto che rispetti i propri dipendenti – veri ed unici salvatori della Banca – si possa tornare ad essere il punto di riferimento per la nostra storica Clientela.
La nostra Banca era differente.
Siena, 29 agosto 2013 Le RSA della Provincia di Siena