In un regno sorto tanti anni fa su tre colline verdi e piene di pascoli viveva un principe di nome Augustus Rompi Balus.
Il principe si avvaleva della collaborazione di due inseparabili consiglieri di nome Commercialis e Pressionis.
Prima della morte del vecchio Re Riccardo Eticus, i sudditi del piccolo regno vivevano felici e sereni secondo i normali ritmi della natura. Con l’ascesa al trono di Augustus Rompi Balus la musica cambiò.
Il Principe era da tempo alla ricerca di una moglie ed un giorno pensò di organizzare un bel banchetto. Ovviamente la preparazione di tutto quanto necessario ad allestire il ricevimento sarebbe stato compito dei sudditi, che avevano sempre lavorato per il bene del regno sotto la guida di Re Eticus.
Il principe decise che sarebbero stati serviti panini a volontà e pensò quindi di recarsi dal fornaio per chiedere quanto tempo impiegava il pane a lievitare. Il fornaio rispose: “Guardi Signor Principe, il pane impiega circa 24 ore per lievitare bene”. “Ma non si potrebbe fare prima?” chiese il Principe. Il fornaio rispose cortese: “Guardi Signor Principe, non possiamo accelerare la lievitazione del pane … perderebbe tutta la sua bontà ed inoltre potrebbe anche far male a qualche commensale”. Ed aggiunse: “Signor Principe, pensi che brutta figura faremmo se in giro si sapesse che i nostri panini sono indigesti”.
Tornato al castello i consiglieri Commercialis e Pressionis, che tutto sapevano e udivano, non fecero mancare il loro commento: “Principe guardi che il fornaio è un poco di buono e non capisce niente! Torni da lui e gli chieda quanto tempo ci vuole a far lievitare il pane!”
Il Principe, che non brillava certo per personalità ed acume intellettivo, si reco nuovamente dal fornaio per formulare la domanda sulla lievitazione. Il fornaio sorpreso dal ripetersi della stessa domanda di qualche minuto prima rispose cortese: “Signor Principe, il pane non può lievitare in meno di 24 ore”.
Pressionis e Commercialis tuttavia insistevano nel chiedere al Principe di domandare al fornaio quanto tempo impiegava il pane a lievitare, probabilmente convinti che le continue, pressanti, inutili e ripetitive richieste avrebbe prodotto da sole il risultato sperato.
Il fornaio, ormai demoralizzato e sfinito per l’alienante richiesta, si lasciò andare ed infornò il pane benché non fosse ancora ben lievitato. Come previsto dall’umile fornaio e nell’indifferenza totale del Principe e dei suoi Consiglieri, dopo la sera del ricevimento molti invitati finirono per sentirsi male e decisero che non avrebbero più messo piede nel regno dei tre pascoli.
Viterbo, 22 agosto 2013 La segreteria
Il principe si avvaleva della collaborazione di due inseparabili consiglieri di nome Commercialis e Pressionis.
Prima della morte del vecchio Re Riccardo Eticus, i sudditi del piccolo regno vivevano felici e sereni secondo i normali ritmi della natura. Con l’ascesa al trono di Augustus Rompi Balus la musica cambiò.
Il Principe era da tempo alla ricerca di una moglie ed un giorno pensò di organizzare un bel banchetto. Ovviamente la preparazione di tutto quanto necessario ad allestire il ricevimento sarebbe stato compito dei sudditi, che avevano sempre lavorato per il bene del regno sotto la guida di Re Eticus.
Il principe decise che sarebbero stati serviti panini a volontà e pensò quindi di recarsi dal fornaio per chiedere quanto tempo impiegava il pane a lievitare. Il fornaio rispose: “Guardi Signor Principe, il pane impiega circa 24 ore per lievitare bene”. “Ma non si potrebbe fare prima?” chiese il Principe. Il fornaio rispose cortese: “Guardi Signor Principe, non possiamo accelerare la lievitazione del pane … perderebbe tutta la sua bontà ed inoltre potrebbe anche far male a qualche commensale”. Ed aggiunse: “Signor Principe, pensi che brutta figura faremmo se in giro si sapesse che i nostri panini sono indigesti”.
Tornato al castello i consiglieri Commercialis e Pressionis, che tutto sapevano e udivano, non fecero mancare il loro commento: “Principe guardi che il fornaio è un poco di buono e non capisce niente! Torni da lui e gli chieda quanto tempo ci vuole a far lievitare il pane!”
Il Principe, che non brillava certo per personalità ed acume intellettivo, si reco nuovamente dal fornaio per formulare la domanda sulla lievitazione. Il fornaio sorpreso dal ripetersi della stessa domanda di qualche minuto prima rispose cortese: “Signor Principe, il pane non può lievitare in meno di 24 ore”.
Pressionis e Commercialis tuttavia insistevano nel chiedere al Principe di domandare al fornaio quanto tempo impiegava il pane a lievitare, probabilmente convinti che le continue, pressanti, inutili e ripetitive richieste avrebbe prodotto da sole il risultato sperato.
Il fornaio, ormai demoralizzato e sfinito per l’alienante richiesta, si lasciò andare ed infornò il pane benché non fosse ancora ben lievitato. Come previsto dall’umile fornaio e nell’indifferenza totale del Principe e dei suoi Consiglieri, dopo la sera del ricevimento molti invitati finirono per sentirsi male e decisero che non avrebbero più messo piede nel regno dei tre pascoli.
Viterbo, 22 agosto 2013 La segreteria
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