In data 15 luglio 2013 il senatore Dario Stefàno (SEL) ha presentato una interrogazione ai Ministri dell’Economia e Finanza e dello Sviluppo Economico sulla situazione attuale vissuta al Monte dei Paschi di Siena. In particolare qui di seguito riportiamo la parte finale di detta interrogazione, dove, tra le altre cose, si sottolinea come sia possibile riaprire la trattativa per evitare l’esternalizzazione. La prima parte, non riportata, dettaglia correttamente i contenuti del piano industriale Montepaschi, le proposte alternative della Fisac-CGIL e gli sviluppi intervenuti. Ci auguriamo che anche questo passaggio possa contribuire a rendere finalmente praticabile quel confronto con l’Azienda che da mesi andiamo richiedendo e che ci appare come l’unica via praticabile per conciliare le esigenze di risparmio e di rilancio con le condizioni materiali di vita e di lavoro dei 30.000 Dipendenti della nostra banca.
Atto n. 3-00234
Pubblicato il 15 luglio 2013, nella seduta n.66
STEFÀNO – Ai Ministri dell’economia e delle finanze e dello sviluppo economico –:
“…la fase attuale è caratterizzata, da parte dell’azienda, dalla ricerca di società esterne con le quali effettuare l’operazione di esternalizzazione. Operazione complessa perché riguarda attività prettamente bancarie e che quindi prevedono l’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro credito a tutti i lavoratori espulsi. Inoltre i lavoratori sono oggi dislocati su più sedi presenti su tutto il territorio nazionale: Siena, Firenze, Roma, Lecce, Mantova, Milano, Padova, eccetera, e quindi risulta difficile immaginare una società, che non sia una grossa banca, capace di assorbire lavoratori provenienti da così tante sedi decentrate;
considerato che:
il ricorso all’esternalizzazione altro non sarebbe che l’avvio di licenziamenti mascherati da spostamenti di sede in quanto i lavoratori interessati sono assegnati in località distanti fra di loro parecchie centinaia di chilometri;
la Banca d’Italia ha emanato recentemente una circolare che aggiorna le disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche in materia di sistema dei controlli interni, sistema informativo e continuità operativa e che sottopone le esternalizzazioni nel credito al controllo ed all’autorizzazione della stessa Autorità;
è ancora possibile riaprire la trattativa, utilizzare il fondo esuberi, se necessario, per il 2014 e 2015 ed evitare totalmente l’esternalizzazione, accompagnando tale scelta con il significativo e drastico taglio dei compensi del top management, che non solo non sono ancora stati decurtati ma neanche resi noti;
riconsiderando le richieste, più che praticabili e concrete, avanzate dalla parte sindacale, che mostrano di poter ottenere un risparmio probabilmente più alto dei complessivi 90 milioni di euro richiesti dall’azienda, senza espellere alcun lavoratore, si raggiungerebbe sicuramente il risultato positivo in termini economici per l’azienda,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dello sviluppo del piano industriale della banca Monte dei Paschi di Siena e dell’andamento concreto delle trattative tra azienda e sindacati;
se risulti se le strade finora intraprese siano economicamente valide e costituiscano un’equa garanzia per i lavoratori interessati, con particolare riferimento all’esternalizzazione, tenendo conto che viceversa si tratterebbe della precarizzazione certa del posto di lavoro e della condizione lavorativa, in quanto un lavoratore uscito dal processo produttivo in prepensionamento costituisce un risparmio certo e definitivo per l’azienda, mentre un lavoratore esternalizzato comporterà un risparmio solo teorico e parziale perché per la lavorazione che prima veniva svolta all’interno della banca domani la stessa dovrà comunque pagare un canone all’ipotetica società fornitrice del servizio;
quali iniziative concrete di competenza intendano attuare nella vicenda del salvataggio dell’azienda, già fortemente sostenuta da risorse pubbliche per tali fini, sia a garanzia di tali risorse impiegate ma, più in generale, a garanzia dei risparmiatori e dei lavoratori della banca Monte dei Paschi di Siena.”.
Siena, 25 luglio 2013 LA SEGRETERIA