Bankitalia: Sciopero del 14 novembre

La Fisac Banca d’Italia ha aderito allo sciopero generale indetto dalla CGIL per il 14 novembre, nell’ambito della giornata di mobilitazione europea promossa dalla CES, la Confederazione Europea dei Sindacati
PER IL LAVORO E LA SOLIDARIETA’, CONTRO L’AUSTERITA’
Il movimento sindacale europeo è da anni convinto che la crisi economica che attanaglia l’Europa sia aggravata – e non certo sanata – dalle politiche di austerità portate avanti dalla cosiddetta troika, ovvero Fondo Monetario Internazionale, Commissione Europea e Banca Centrale. Queste politiche hanno contribuito a produrre fino ad oggi 25 milioni di europei senza lavoro con percentuali di disoccupazione giovanile, per alcuni paesi, di oltre il 50%.
Anche in Italia i dati del mercato del lavoro sono allarmanti: a settembre i disoccupati erano quasi 2,8 milioni e la percentuale tra i giovani supera ormai il 35%.
Il LAVORO, da DIRITTO sancito dalla Costituzione, sta diventando PRIVILEGIO, dai connotati peraltro sempre più precari.
La decisione della Fiat di mettere in mobilità 19 persone a seguito dell’ordinanza della Corte d’Appello di Roma che le imponeva di riassumere un numero analogo di operai a Pomigliano d’Arco, “colpevoli” di essere iscritti alla CGIL, evidenzia la volontà di parte della classe dirigente del nostro paese di risolvere le difficoltà economiche scaricandone tutto il fardello sui lavoratori e dimostra l’inadeguatezza di talune politiche industriali.
In mancanza di un’iniziativa forte di inversione di tendenza rispetto alle attuali politiche restrittive, si farà pagare alle nuove generazioni un costo sociale inaudito
La Fisac invita i colleghi della Banca d’Italia ad aderire convintamente allo sciopero del 14 novembre, non soltanto perché siamo tutti cittadini europei ed è anche a livello europeo che le nostre istanze devono trovare ascolto, ma soprattutto perché gli effetti della crisi si stanno riversando progressivamente anche all’interno del nostro Istituto.
I provvedimenti che si sono susseguiti per bloccare le nostre retribuzioni, insieme alla spending review e alle riorganizzazioni in atto nelle funzioni istituzionali, si caratterizzano tutti per essere all’insegna della riduzione del ruolo pubblico e per minare l’indipendenza della Banca d’Italia.
L’assenza di volontà da parte del vertice dell’Istituto nel discutere col sindacato il futuro della Banca, accettando una discussione ampia e aperta per affrontare il cambiamento, per valorizzare realmente il merito e la responsabilità, per promuovere efficacemente la crescita professionale del personale e delle giovani generazioni in particolare, rappresenta il sintomo di una scarsa e disarmante assenza di capacità prospettica della nostra classe dirigente, che continua a perseguire, all’interno come all’esterno, l’unica politica dell’austerità.
Per queste ragioni:
SCIOPERIAMO LE ULTIME 4 ORE DEL 14 NOVEMBRE

(per part time e turnisti le ultime 2 ore della prestazione lavorativa)

Roma, 8 novembre 2012

La Segreteria Nazionale

Comunicato

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