Il lavoro analizza le diversi fasi di sviluppo della legislazione italiana sulle pari opportunità e confronta il quadro esistente con le politiche comunitarie e le legislazioni di altri paesi europei; l’obiettivo è individuare quali iniziative normative, altrove sperimentate, potrebbero migliorare la condizione femminile nel nostro paese.
L’analisi suggerisce che i divari esistenti fra paesi nel raggiungimento della parità di genere sono principalmente legati a un problema di “effettività” delle regole, che riflette il grado di affermazione della questione di genere nel sistema di valori dominante nella società.
Ciò richiama la necessità di introdurre strumenti di portata generale, atti a dare concreta attuazione al principio del “gender mainstreaming” (statistiche, bilanci di genere, ombudsman, interventi sui media e sull’istruzione).
Sul piano delle specifiche politiche settoriali, emerge l’importanza di misure ad hoc volte a favorire il cambiamento culturale nella ripartizione dei ruoli maschili e femminili nella società (riforma dei congedi parentali), se del caso anche incidendo sugli equilibri esistenti, in modo da supplire alla tendenziale esclusione delle donne dai processi decisionali (quote di genere).
Evoluzione Normativa di Genere in Italia ed Europa