
“Basta con i tagli all’occupazione nel settore del credito, Le banche devono riaprire subito i rubinetti del credito per far ripartire gli investimenti”. Lo ha affermato il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, secondo il quale: “Serve una scossa, una terapia d’urto capace di superare la riduzione dei prestiti da parte delle banche alle piccole e medie imprese pari a circa 36 miliardi nel 2012”.
Per il numero uno della categoria del credito della Cgil “le banche devono rilanciare una politica per il credito agevolato a tutte le Pmi e ai distretti industriali che realizzino piani e programmi per l’innovazione tecnologica e la modernizzazione, la crescita dimensionale d’impresa, la buona occupazione”.
Per questa ragione, ha aggiunto, “va superata la forbice che oggi vede in Italia un costo del denaro maggiore di circa un punto e mezzo, due punti, rispetto alla Germania e che, in modo particolare, diventa anche più alto nelle piccolissime imprese e in quelle del Mezzogiorno. Per questo occorre – ha concluso Megale nel corso del suo intervento ad un seminario organizzato dalla FISAC CGIL Liguria sulla buona finanza – una politica economica di indirizzo che il Ministero dell’Economia deve avanzare affinché il sistema del credito, pur nelle difficoltà della crisi, sia protagonista del rilancio di quegli investimenti sul modello della vecchia legge Sabatini”.