Non è il titolo di una serie TV, né un nuovo supereroe. È la storia che racconta la chiusura della Filiale di Nuoro della Compass Banca, prevista per il prossimo 1 luglio.
Le lavoratrici e lavoratori che prestano con scrupolo la loro opera dovranno ringraziare la generosa offerta aziendale, che anziché licenziarli, magnanimamente li ricolloca presso altre strutture: forse le 6 Filiali in Sardegna o le 2 del Gruppo intestate a CheBanca! sempre nell’Isola?..
…No, non se ne parla, il dimensionamento non lo consente proprio! Per loro sono invece previste altre comode sedi:
– per chi è a tempo indeterminato, si opterà tra Roma, Busto Arsizio, Treviso e Modena;
– per chi è a tempo determinato, unica opzione Mestre.
Si pretende quindi che tre persone con le loro tre vite diverse, con le proprie legittime esigenze, con i loro legami, con le loro famiglie, bambini piccoli, familiari da accudire, abbandonino tutto nel giro di un mese e stravolgano le proprie esistenze per varcare il mare… senza salvagente.
Ci si chiede come l’azienda potrà serenamente riproporre l’annuale evento della “festa della famiglia” il prossimo 25 Maggio, quando in una parte del territorio si fa la festa alle famiglie.
La decisione di Compass Banca è peraltro incomprensibile da un punto di vista imprenditoriale, visto che i risultati economici mostrano una Filiale mediamente in linea con il dato nazionale. Di fatto la Filiale non viene chiusa, ma trasformata in una Agenzia Borg (non è il tennista, si chiama davvero così), ovvero in un luogo fisico gestito da un agente monomandatario, ovviamente lavoratore autonomo; pertanto, il tutto lascia pensare ad una strategia di più ampio respiro che porti ad una progressiva dismissione delle Filiali in cambio di Agenzie, senza alcuna garanzia per chi lavora in esse.
Questo è l’ennesimo scippo che avviene nel nostro territorio, l’ennesimo impoverimento di servizi e di posti di lavoro, che si traduce in minori flussi economici per la comunità. Il ruolo sociale del sistema bancario ancora una volta dimenticato e calpestato, in nome della finanza che non crea economia. Alla faccia degli utili del Gruppo Mediobanca e del bilancio sociale, di cui esso va fiero.
Le Segreterie e i Coordinamenti sindacali Provinciali ritengono del tutto inconsistenti e pertanto inaccettabili le motivazioni addotte dalla Compass Banca sulla chiusura della Filiale di Nuoro e facendosi portavoce dello sconforto delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, ma anche della crescente preoccupazione dell’intera collettività per l’ulteriore segnale di abbandono di questo territorio, esprimono tutta la loro contrarietà a questo progetto, decisi a contrastarlo con ogni mezzo.
Le Segreterie Provinciali e i Coordinamenti
FABI FIRST CISL FISAC CGIL UILCA UNISIN
Nuoro, 15 Maggio 2023