Rinnovato l’accordo ‘Next Normal’ tra le organizzazioni sindacali First Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia e Uilca con il gruppo Generali. Si é conclusa la trattativa per il rinnovo di un accordo, scaduto il 31 marzo scorso e prorogato fino al 30 aprile, valido fino al 31 marzo del prossimo anno, valorizzando, riportano i sindacati, “quanto di buono già raggiunto tramite l’accordo del 27 luglio del 2021, a partire dai temi della conciliazione vita-lavoro”.
L’accordo, che interessa circa 14 mila lavoratrici e lavoratori del gruppo Generali, fa sapere la coordinatrice nazionale Fisac Cgil Generali Italia, Elisabetta De Marco, “è un’intesa di avanguardia che collima le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori con quelle del gruppo, abbinando al tutto una risposta alla crisi energetica che ci ha investito ma allo stesso tempo favorendo quella socialità così cruciale nella dimensione lavorativa”.
In un comunicato unitario i contenuti dell’accordo: è previsto per il personale amministrativo il ricorso allo smart working fino a 3 giorni a settimana (e di norma in misura non inferiore a 2 giorni a settimana), distribuibili anche su base mensile (fino a 13 giorni al mese), così come, su richiesta dell’azienda, è previsto che tutti i venerdì, fino alla scadenza di questo accordo, verranno inclusi nella programmazione del lavoro da remoto, alla luce della perdurante crisi energetica. Inoltre, si è voluto rafforzare quella parte dell’accordo che prevede la rimodulazione dello smart working per particolari categorie di lavoratrici e lavoratori inserendo i cosiddetti caregiver.
Rafforzato il punto relativo al diritto alla disconnessione, con l’inserimento di raccomandazioni e prescrizioni riguardanti la ricezione e l’invio di comunicazioni. Infine le organizzazioni sindacali hanno ottenuto per le lavoratrici e i lavoratori un ulteriore contributo da affiancare alla indennità forfettaria annuale già prevista e riconfermata.
Questa richiesta, mirata al recupero su inflazione e caro energia, si è sostanziata con l’ottenimento di un importo ‘una tantum’ che aggiunge nel complesso un incremento economico più che doppio rispetto al passato. Nel dettaglio, in aggiunta alla indennità forfettaria annua di 300 euro, verrà corrisposta con la mensilità di maggio 2023 un importo una tantum di 350 euro. Alle dipendenti e ai dipendenti del Gruppo Cattolica nella stessa mensilità di maggio 2023 verrà accreditata anche l’indennità forfettaria di 300 euro.