Quella di oggi è una proposta di lettura che affronta un tema molto delicato con altrettanta delicatezza.
E’ un articolo tratto dal Corriere della sera della scrittrice Silvia Avallone dal titolo “Il gesto d’amore di una donna e i nostri doveri”, che parla di Enea, il bambino che è stato affidato, non abbandonato, alle cure del Mangiagalli attraverso la culla termica.
Enea, un giorno, da grande saprà di essere stato sistemato in un luogo sicuro, in uno spazio di civiltà, riscaldato e accogliente, dopo essere stato con la madre “il più possibile”, frase che ‘spezza il cuore perché contiene alla perfezione il paradosso della maternità. Di ogni maternità. Di più: del diventare genitori’.
Si diventa genitori, ed esserlo non è semplice soprattutto in una società per la quale è più semplice accusare e non ascoltare.