3 aprile 2023
BCM e Credito Anomalo: la riorganizzazione procede
Venerdì scorso le OO.SS. e l’azienda hanno sottoscritto un verbale relativo alla procedura di incorporazione di Bper Credit Management in Bper Banca, e all’evoluzione dell’assetto organizzativo interno del Credito Anomalo. L’operazione decisa dall’azienda prevede la cessazione del distacco in BCM dei lavoratori, la fusione per incorporazione della stessa in Bper banca e la re-internalizzazione, in capo a Bper banca, delle attività e funzioni connesse alla gestione dei crediti deteriorati delle società del Gruppo, ad eccezione del Banco di Sardegna, che gestirà le proprie in autonomia.
La decisione di firmare un verbale d’intesa dipende dal fatto di essere riusciti a inserire delle clausole di tutela. Anzitutto, per i lavoratori dipendenti di BCM che passano a Bper mantenendo tutte le provvidenze rivenienti dall’azienda uscente, e contestualmente diventano pienamente beneficiari della normativa che riguarda i dipendenti del Gruppo Bper. Inoltre, per tutti i dipendenti che, in conseguenza della riorganizzazione, saranno interessati da mobilità territoriale e/o professionale, varranno le tutele contenute nell’accordo di armonizzazione del dicembre 2021 (nuove indennità di pendolarismo) e il consolidamento del percorso professionale pregresso (inteso come step, qualora presente) se completato almeno al 70%, o comunque se in maturazione entro tre mesi dal 1 Aprile, data della fusione di BCM in Bper.
Il fatto che, in questo frangente, le persone interessate da processi di mobilità o di passaggio da un’azienda all’altra siano numericamente poche, non può indurre a pensare che questa fase sia di secondaria importanza. Tutt’altro: siamo consapevoli di quanto l’azienda ha scritto nel Piano Industriale a proposito della cessione della piattaforma del Credito Anomalo, con diminuzione di circa 120 persone e loro fuoriuscita dal Gruppo Bper.
Infatti il verbale contiene una dichiarazione delle OO.SS. che ribadisce la totale contrarietà a questa impostazione e invita l’azienda a ripensarla radicalmente, mantenendo nel proprio organico tutte le persone.
Le Organizzazioni sindacali reputano questa opzione ancora percorribile: non vi è alcun automatismo tra la cessione di crediti e la cessione di personale. Che la professionalità di quelle lavoratrici e lavoratori che, negli anni, hanno dimostrato la loro efficacia nelle attività di recupero interessi la società cessionaria è del tutto comprensibile. A nostro avviso questo non implica che debbano essere necessariamente inseriti nella sua pianta organica.
Riconsiderare la scelta nella direzione da noi indicata dimostrerebbe senza alcun dubbio che la gestione del credito continuerebbe ad essere considerato un asset strategico nel medio e lungo periodo. Confermare le scelte annunciate porterebbe ad una perdita di patrimonio professionale ed umano, nonché ad una riorganizzazione irreversibile delle proprie caratteristiche di banca tradizionale.
L’accordo prevede anche periodiche sessioni di confronto sull’evoluzione dell’assetto organizzativo, sulle quali vi terremo tempestivamente informati.
COORDINAMENTI SINDACALI DI GRUPPO BPER
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN