Antiriciclaggio: le nuove autorità antiriciclaggio

Riportiamo, qui di seguito, un interessante articolo della Dottoressa Arianna Marchi, tratto dalla Rivista Jus Consulting  diretta dal Prof. Avv. Ranieri Razzante. Questo ci permette di raggiungere ancora più rapidamente le Colleghe ed i Colleghi aggiornandoli sulle ultime novità in materia di Normativa Antiriciclaggio.

 

Come richiesto dalla Legge, l’attività di vigilanza contro il riciclaggio di denaro sta vivendo un cambiamento importante. Al fine di monitorare e disciplinare meglio i reati finanziari, è stato creato un nuovo organismo Europeo chiamato Amla, o Autorità Antiriciclaggio. Questa riforma ha unito il Continente sotto un unico Regolamento ed ha, inoltre, creato una nuova figura, l’Autorità di vigilanza, che vigila sugli Intermediari finanziari.

La Banca d’Italia istituirà un nuovo ramo denominato Unità di vigilanza e regolamentazione antiriciclaggioSna). La riforma consentirà, inoltre, alla Banca di cooperare in modo più efficace con il nuovo Sistema Finanziario Europeo.

Il Dipartimento Vigilanza Bancaria e Finanziaria ricade nell’Unità Sna, che riunisce tutte le attività Aml fino ad oggi svolte. L’Unità Sna è composta da tre Divisioni: due che si concentrano sulla valutazione del rischio ed una che si concentra sulla cooperazione metodologica, internazionale e normativa. Ciascuna Divisione integra il lavoro dell’altra al fine di svolgere tutti i compiti necessari associati ai ruoli del Dipartimento.

Attualmente, la Banca d’Italia è impegnata in una revisione dei propri metodi Aml; ciò richiede la raccolta di ulteriori informazioni per la loro analisi. Le Autorità di vigilanza seguono le Linee guida Eba sulla vigilanza antiriciclaggio basata sul rischio, che sono state recentemente implementate. Questo quadro richiede loro di raccogliere una serie di informazioni per determinare i potenziali pericoli prima di decidere come gestire un caso specifico.

Oltre a valutare il rischio settoriale ed individuale, devono osservare le tendenze ed esaminare altre fonti di informazione. Le Linee Guida richiedono la raccolta di informazioni specifiche circa le tipologie di clientela, i canali distributivi, i servizi erogati, i prodotti offerti e l’eventuale esposizione al rischio geografico.

Per raccogliere i dati relativi ai fattori di rischio, la Banca d’Italia utilizzerà un Questionario in formato Excel. Il  Questionario cerca informazioni aggiuntive che non sono disponibili nelle loro risorse informative.  Viene somministrato in via sperimentale ad un’ampia gamma di Intermediari che devono rispondere al questionario entro sei settimane.

È probabile che nel prossimo futuro vengano apportate modifiche al questionario sulla base dei risultati. Prima di condurre il sondaggio,  gli autori hanno avviato discussioni preliminari con le principali Organizzazioni del Settore.  Le loro idee e suggerimenti sono stati presi in considerazione durante la creazione del sondaggio.  A causa dell’ampia portata del progetto e della sua popolarità presso tutti i Soggetti vigilati, gli stakeholders non selezionati sono stati incoraggiati a partecipare all’indagine inviando eventuali osservazioni o feedback ad un questionario supplementare.

 

 

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