Ines Bedeschi (Conselice, RA 1914 – Colorno, PR 1945)
Ines fu una contadina che dopo l’8 settembre decise di partecipare attivamente alla resistenza emiliana.
La sua casa diventò un punto di riferimento per i partigiani della zona.
Nel 1944 entrò nel CUMER (Comando Unificato Militare Emilia-Romagna) con il ruolo di staffetta e fino alla Liberazione portò a compimento importanti incarichi di fiducia, tra cui i collegamenti tra il Comitato di Liberazione Nazionale, i partiti antifascisti clandestini ed i comandi partigiani regionali.
Fu catturata dai nazisti mentre svolgeva una delle sue missioni, il 23 febbraio 1945.
Nonostante le barbare torture a cui fu sottoposta, non confessò nulla.
La fucilarono il 28 marzo e gettarono il suo corpo nel Po.
Una lapide a Conselice riporta la poesia a lei dedicata da Renata Viganò: «[…] la tortura non strappò dalla sua bocca rotta, neppure un nome di compagno, infuriati i tedeschi la portarono sulla riva del Po, ma anche in un giorno di primavera che era fatica morire, Ines Bedeschi non sentì la voglia di salvarsi col tradimento».
Medaglia d’oro al Valor militare.
Se non hai ricevuto, o desideri una copia del calendario, puoi richiederla alla tua rappresentanza sindacale aziendale.