LE COLLEGHE E DEI COLLEGHI DEL GRUPPO UBI VOGLIONO:
• IL PREMIO AZIENDALE – Tutti i lavoratori UBI hanno diritto al riconoscimento economico per l’impegno e la professionalità
dimostrati, nonostante le difficoltà dovute anche ad una gestione manageriale spesso discutibile.
• GLI STRAORDINARI RETRIBUITI – Non è accettabile che la drastica riduzione delle prestazioni aggiuntive voluta dall’azienda si traduca in orelavorate dai colleghi e non pagate.
• ESSERE AIUTATI DA NUOVE ASSUNZIONI – Rischiano di saltare gli equilibri organizzativi e professionali di uffici e filiali: a pagare saranno i colleghirimasti sul posto di lavoro.
• POTER FRUIRE DELLE FERIE – I colleghi hanno diritto alla corretta fruizione dei piani ferie autorizzati e a non dover sopperire alle carenze organizzative anche dovute alla riduzione/sospensione d’orario.
• AVERE LA DOVUTA FORMAZIONE SE ASSUNZIONI IN APPRENDISTATO – L’azienda ha il dovere di utilizzare al meglio il finanziamento formativo FBA di cui beneficia grazie alla sottoscrizione dell’accordo con i sindacati di categoria di CGIL, CISL e UIL.
• CHE IL TOP MANAGEMENT VERSI IL 4% AL FONDO PER L’OCCUPAZIONE – E attendono, come anticipato dal nuovo presidente, una assemblea straordinaria che deliberi la riduzione del numero degli amministratori e dei loro compensi.
• SCEGLIERE SE IL 2 GIUGNO DEVE ESSERE OGGETTO DI COMPENSO AGGIUNTIVO O RECUPERATO – A norma di CCNL (art. 54) per la giornata del 2 giugno che quest’anno cade in domenica la priorità va data alla monetizzazione e solo con il consenso del lavoratore si può optare per il riposo compensativo.
LE COLLEGHE E DEI COLLEGHI DEL GRUPPO UBI NON VOGLIONO:
• Che la questione dei crediti concessi alla società spagnola Pescanova (vedi rassegna stampa aziendale del 24 e 26 maggio 2013), ricada sulle loro spalle visto che potenzialmente mette in serie difficoltà il bilancio 2013.
• Che l’azienda attenda senza intervenire per poi presentare, con grande faccia tosta, ancora una volta il conto alle colleghe e ai colleghi di UBI, utilizzando il richiamo al “senso di responsabilità” che non è più accettabile: LA FAVOLA DEL TAGLIO DEI COSTI NON REGGE PIÙ!!!
Siamo in campo a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo.