Si è svolto nelle giornate dal 30 novembre al 2 dicembre il confronto fra Azienda e OO.SS. su tutto il pacchetto di accordi in scadenza: contratto integrativo aziendale, accordo quadro, prestazioni accessorie Fondo Pensione Banco Popolare, coperture assicurative ex BPM e Akros, proroga parte indennitaria lavoratori ex SGS, giornate di solidarietà.
A questi argomenti si aggiungono le rivendicazioni su telelavoro, smart working, smart learning, premio aziendale, riorganizzazione orari di filiale (rispetto a pausa breve ed indennità di cassa) e una tantum legata al carovita. Su quest’ultima la defiscalizzazione riveniente dall’innalzamento del fringe benefit a 3000,00 euro operato dal Governo, imponeva di raggiungere un accordo in questi giorni per permettere ai colleghi di fruirne. L’azienda ha assicurato che cercherà di lasciare aperta la piattaforma welfare fino alla fine del mese di dicembre per vedere se si riuscirà ad addivenire, nel frattempo, ad un accordo.
Le OOSS hanno chiesto all’azienda di estrapolare l’importo dell’una tantum dal resto in virtù delle tempistiche strette, ma la proposta non è stata accettata. Forse non è chiaro a questa azienda che l’una tantum che noi richiediamo e che altri gruppi hanno già distribuito, vedi per esempio Intesa e UniCredit, non è il Vap che è legato ai risultati di bilancio, ma deve essere un aiuto in più ai lavoratori che stanno vivendo grandi difficoltà economiche legate al caro vita ed il terzo gruppo bancario che vanta sui media tante iniziative legate al rispetto dei propri dipendenti non può sottrarsi.
Allo stato attuale, sulle trattative in corso, purtroppo dobbiamo registrare enormi distanze su numerosi e fondamentali argomenti in discussione.
Sulla parte economica abbiamo raccolto solo la misera offerta di 400 euro sull’una tantum e l’offensiva indisponibilità ad aumentare il premio aziendale rispetto all’anno scorso.
Questo a fronte di un bilancio mai così florido e sano come nelle ultime trimestrali con un miliardo di margine operativo lordo questa azienda non impegna nemmeno poche decine di milioni a favore dei dipendenti!!!!!!
Quegli stessi dipendenti che sono i primi artefici del successo di questo Gruppo, ai quali viene chiesto, ogni giorno con una protervia ormai insopportabile di raggiungere risultati, in fortissima carenza di organici e supporto organizzativo.
L’Azienda rifiutando di riconoscere il giusto valore all’apporto dei propri lavoratori da una parte getta la maschera su quale è la reale considerazione sul personale e dall’altra si prende l’enorme responsabilità di rischiare di non consentire l’accesso alla defiscalizzazione dei fringe benefit in scadenza a fine anno.
Tutti sulla stessa barca quando si tratta di remare, ma quando c’è da spartire i soldi la cassa rimane ben stretta nelle mani di chi batte il tamburo! Qualcuno prende buonuscite e bonus milionari, altri da decine di migliaia di euro e per i rematori solo rari complimenti interessati, con i quali notoriamente non si fa la spesa!
In assenza di un repentino cambio di atteggiamento aziendale queste OO.SS. valuteranno ogni azione a tutela dei lavoratori. Prossimo incontro 19 dicembre.
Milano, 06/12/2022
COORDINAMENTI GRUPPO BANCO BPM
FABI – FIRST CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN