In data 22 maggio si è tenuto un incontro con i Liquidatori (Elia, De Sarlo, Bacherini, Longhi, Burani e l’Avv. Brugnatelli) del Fondo Comit, alla presenza della Banca (Tura e Stefani).
Il dr. Elia ha ripercorso sintenticamente l’iter sin qui svolto, il rinvio effettuato dalla Corte di Cassazione, la riproposizione della procedura liquidatoria, che ha preso avvio con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 2/5/2013.
Ha poi specificato le fasi della procedura, che si può dividere in due, una prima, cosiddetta “amministrativa”, e una seconda “formale”, che prenderà avvio con il deposito dello Stato del Passivo.
Nella prima fase, che avrà inizio verso la metà del mese di giugno i singoli beneficiari saranno informati della propria posizione creditoria (ci hanno comunque assicurato di tenerci informati oltre che sull’effettivo invio anche presentandoci il fac simile della comunicazione, che verrà concordato con il giudice fallimentare).
Cercheranno, sempre che il giudice fallimentare avallerà quanto sopra, di essere chiari e trasparenti per consentire a chi riceverà le comunicazioni di ricostruire le posizioni, anche rispetto alle comunicazioni precedentemente ricevute.
I riceventi di tali comunicazioni dovranno verificare i dati e la correttezza e avranno 15 giorni (termine comunque non perentorio e salvo deroghe in aumento da parte del giudice fallimentare) per formulare osservazioni o contestazioni, anche tramite invio di raccomandata tradizionale. In tale eventuale comunicazione occorrerà segnalare ai Liquidatori la propria PEC, in quanto gli stessi risponderanno a tale indirizzo, oppure invieranno atti per il seguito.
Esaurita tale fase comincerà la parte formale, con il deposito dello Stato del Passivo (si ipotizza, per superare l’estate e sempre con l’assenso del Giudice, a settembre), che verrà preannunciato con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (e forse con pubblicazione su alcuni quotidiani), avverso il quale si potrà presentare ricorso entro 30 giorni (salvo casi particolari di insinuazione tardiva entro 1 anno), anche se non si è fatto ricorso nella precedente fase.
In tale comunicazione i Soci riceveranno l’indirizzo di un sito internet, cui accedere per seguire il processo formale, e una apposita password per l’accesso al sito stesso.
Eventuali comunicazioni possono avvenire tramite Posta Elettronica Certificata – PEC – all’indirizzo che verrà comunicato con la predetta comunicazione dei Liquidatori (ma, al momento, non sembrerebbe che l’indirizzo sia compreso nel registro della Pubblica Amministrazione e quindi occorrerà utilizzare una PEC che consenta lo scambio tra “cittadino” e “cittadino”).
I liquidatori risponderanno ai ricorrenti a mezzo Pec all’indirizzo della Pec mittente oppure depositando gli atti presso la Cancelleria del Tribunale.
I Liquidatori hanno anche specificato che l’invio può essere effettuato anche da Pec intestata a terzi (quindi anche da associazioni o sindacati), ma che le risposte verranno effettuate all’indirizzo noto.
I Liquidatori hanno confermato il criterio ripartitorio della cosiddetta “par conditio” (ossia ripartizione della plusvalenza in funzione del capitale presente in ogni singolo zainetto alla data di realizzazione della plusvalenza stessa), in quanto tale impostazione, oltre a essere coerente con quanto sin qui fatto e con le diverse sentenze anche di secondo grado favorevoli avverso all’applicazione dell’articolo 27 (peraltro sub judice quanto a prescrivibilità), appare come posizione forte giudizialmente.
Una prima valutazione politica di tale informativa ha visto l’intersindacale convergere sull’esigenza di favorire al massimo la rapidità di distribuzione delle plusvalenze residue.
Continueremo a seguire da vicino la vicenda per fornire agli iscritti le relative informazioni, ricordando che quando si parla di “attivi” nella presente liquidazione ci si riferisce a chi era in servizio al 31 dicembre 2004, indipendentemente dall’attuale situazione (ceduto, esodato, pensionato).
Milano, 24 maggio 2013
DELEGAZIONI TRATTANTI GRUPPO INTESA SANPAOLO
Dircredito – Fabi – Fiba/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl – Uilca