IL PREZZO DELLA VERGOGNA
Pensavamo d’iniziare una trattativa con un accordo di percorso condiviso tra le parti (vedi ns comunicato del 30 settembre) che ripercorresse tutti gli argomenti, di reciproco interesse, che ne avrebbero dovuto far parte: Vap, Smart Working, Smart Learning, accordi in scadenza al prossimo 31 dicembre (contratto di secondo livello, politiche commerciali e organizzazione del lavoro, giornate di sospensione volontaria, accordo quadro, prestazioni accessorie Fondo pensione ex Banco, polizze assicurative dipendenti ex Bpm ed Akros) accordo ex SGS, verifica andamento assunzioni ex accordo 29.12.2020, finanziamento FBA e richiesta di un riconoscimento una tantum vista la difficile situazione economica che stiamo vivendo.
Le Organizzazioni Sindacali, da tempo e non senza fatica, hanno presentato alla banca una proposta unitaria, dettagliata su tutte le tematiche sopra menzionate, cercando il più possibile di rispettare la scadenza richiesta per addivenire ad un accordo complessivo entro il 30 novembre data reciprocamente condivisa.
L’azienda a tutt’oggi si è dapprima rintanata, negandosi ad un confronto palesando una serie di impegni inconsistenti, poi, dulcis in fundo, ha ben pensato di presentarsi con una proposta oltreché parziale al limite dell’offensivo.
In particolare spicca la non risposta relativa al Vap ed alla richiesta di un contributo una tantum a latere.
Sono ormai noti i risultati di bilancio raggiunti grazie all’impegno di tutti i colleghi, risultati da tutti definiti straordinari ed impensabili. A questo dobbiamo aggiungere le considerazioni rispetto al nuovo Decreto Aiuti quater di recente emissione.
Non solo il settore del credito ma tutto il mondo produttivo si sta orientando a riconoscere contributi straordinari ai propri lavoratori, legati al caro-vita, sfruttando anche la detassazione prevista appunto dai recenti provvedimenti governativi.
Francamente ci domandiamo con che faccia certi personaggi (qualcuno già con la valigia in mano) dopo essersi riempiti le tasche con emolumenti milionari, non provino imbarazzo a presentarsi senza offerte. Non solo l’Azienda non tiene in considerazione tutto questo ma palesa, al contrario, il punto più basso della considerazione per i propri collaboratori.
Confidiamo che alla fine il senso di responsabilità ed il realismo possano prevalere onde evitare l’inizio di un periodo di forte conflittualità che a nessuno gioverebbe.
Milano, 24 novembre 2022
COORDINAMENTI GRUPPO BANCO BPM
FABI – FIRST CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN