La normativa di legge sui Congedi Parentali rivista in corso di anno (Dlgs 105 30/07/2022) ha definitivamente stabilizzato i 10 giorni del congedo di paternità obbligatorio, già previsti in via temporanea dalla precedente legge e fruibili entro il quinto mese di vita del bambino o dall’ingresso in famiglia/Italia in caso di adozioni. Tale congedo è coperto da un’indennità giornaliera a carico dell’INPS pari al 100% della retribuzione. Il citato Decreto ha previsto anche tre mesi di congedo facoltativo per il padre coperti da un’indennità giornaliera a carico dell’INPS pari al 30% della retribuzione
Lo scorso mercoledì, al fine di incentivare la fruizione dei congedi di paternità, le Organizzazioni Sindacali e l’Azienda hanno raggiunto una intesa finalizzata a rafforzare ulteriormente la conciliazione tra attività lavorativa e vita privata per i genitori, conseguire la condivisione delle responsabilità tra uomini e donne in un’ottica di equiparazione dei diritti. Si è concordato che, per i padri che abbiano già fruito delle 10 giornate di congedo obbligatorio, e che abbiano deciso di fruire anche del congedo parentale facoltativo, dal 2023 per 10 giornate, percepiranno oltre all’indennità INPS del 30% anche un’integrazione, da parte Aziendale, fino al raggiungimento del 100% della retribuzione annua lorda (RAL) su base giornaliera.
Dal 2024 le giornate in cui si potrà fruire di questa integrazione Aziendale aumenteranno ulteriormente, raggiungendo le 18 unità.
La fruizione sarà da effettuare a giorni, anche non consecutivi, entro i 24 mesi dalla nascita o ingresso in famiglia, una volta esaurito il congedo obbligatorio. La richiesta di fruizione va inoltrata all’INPS come da normativa sui congedi parentali
L’integrazione economica avverrà automaticamente da parte Aziendale. Successivamente alla fruizione l’Azienda provvederà all’accredito della parte integrativa.
Le OO.SS. valutano positivamente l’intesa sottoscritta, che rappresenta un apprezzabile rafforzamento delle politiche di sostegno al welfare familiare.
Parma 28 ottobre 2022
FABI- FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN
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