Le Esas, le tre Autorità di Vigilanza Europee (Eba, Eiopa ed Esma), hanno pubblicato il Rapporto congiunto sulla revoca dell’autorizzazione alle Banche per gravi violazioni delle norme antiriciclaggio. Il Documento soddisfa l’Obbiettivo 5 del Piano d’azione del Consiglio sull’Antiriciclaggio 2018.
Il Piano complessivamente, prevede una serie di azioni non legislative tese a conseguire 8 obiettivi fondamentali:
- individuare i fattori che hanno contribuito ai recenti casi di riciclaggio di proventi illeciti attraverso Banche dell’Ue, così da dare forma ad eventuali ulteriori azioni a medio e lungo termine;
- repertoriare i pertinenti rischi relativi al riciclaggio dei proventi, nonché le migliori prassi in materia di vigilanza prudenziale per affrontarli;
- migliorare la convergenza in materia di vigilanza prendendo in considerazione gli aspetti Aml nel processo di vigilanza prudenziale;
- garantire una cooperazione efficace tra le Autorità di vigilanza prudenziale e le Autorità di vigilanza in materia di riciclaggio;
- chiarire gli aspetti relativi alla revoca di autorizzazione alle Banche in caso di gravi violazioni;
- migliorare la vigilanza e lo scambio di informazioni tra le Autorità competenti;
- condividere le migliori prassi e trovare un terreno di convergenza tra le Autorità nazionali;
- migliorare la capacità delle Autorità europee di vigilanza di sfruttare maggiormente gli strumenti ed i poteri esistenti.
L’Obiettivo n. 5 ha avuto una notevole rilevanza in quanto negli ultimi 10 anni le Autorità competenti hanno revocato l’autorizzazione (o la registrazione) agli Enti finanziari per gravi violazioni delle norme Aml in 26 casi, da sole od in combinazione con altri motivi; inoltre vi è consenso tra le Autorità competenti sul fatto che la revoca dell’autorizzazione (o della registrazione a seconda dei casi) per grave violazione delle norme sia una misura di ultima istanza rispettando i requisiti di proporzionalità.
Per adempiere all’azione dell’Obiettivo 5, è stata condotta con le Autorità competenti pertinenti un’indagine sulle basi giuridiche disponibili e sull’effettiva pratica di revoca dell’autorizzazione a causa di gravi violazioni delle norme Aml di competenza dell’Abe, In coerenza con tali principi, il rapporto in discussione prevede che tra gli obiettivi previsti vi sia:
- chiarire il grado di discrezionalità delle Autorità di vigilanza prudenziale e i criteri per la revoca dell’autorizzazione conseguente ad una grave violazione delle norme Aml;
- garantire un’interpretazione uniforme delle norme sulle gravi violazioni delle norme antiriciclaggio presenti nella Direttiva sui requisiti patrimoniali;
- assicurare un bilanciamento coerente della revoca della licenza, in particolare per quanto riguarda la necessità di preservare le funzioni critiche della banca, il coinvolgimento delle autorità di risoluzione, la protezione dei depositanti e la possibilità di sospendere il pagamento dei depositi da parte del Sistema di garanzia dei depositi;
- individuare le misure a disposizione delle Autorità prudenziali per mitigare i rischi di riciclaggio e le violazioni delle norme antiriciclaggio.
Al fine di perseguire i citati obiettivi, le ESAs:
- auspicano l’introduzione di un motivo giuridico specifico per la revoca delle licenze in caso di gravi violazioni delle norme antiriciclaggio;
- chiedono di includere l’adeguatezza dei dispositivi e dei processi per garantire la conformità alle norme antiriciclaggio quale condizione per la concessione dell’autorizzazione;
- sottolineano l’importanza di un’adeguata integrazione delle questioni relative all’antiriciclaggio nella proposta di regolamento sui mercati dei cripto-asset;
- chiariscono che la revoca delle licenze va considerata quale misura di ultima istanza, soggetta a una valutazione discrezionale e di proporzionalità;
- stabiliscono criteri uniformi per la nozione di grave violazione delle norme antiriciclaggio, evidenziando che l’identificazione di una grave violazione è soggetta a una valutazione caso per caso da parte dell’Autorità di vigilanza;
- forniscono un’analisi preliminare dell’interazione tra le gravi violazioni delle norme Aml ed il regime di gestione e risoluzione delle crisi, nonché una prima mappatura delle criticità normative ed operative.