Ai sensi dell’articolo N.46 del Codice delle Pari Opportunità (D.M.198/2006 modificato da L.162/2021) per l’anno in corso la redazione del rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile è prorogata fino al 14 ottobre.
Entro questa data tutte le aziende, che occupano oltre 50 dipendenti, dovranno consegnarne copia alle Rappresentanze Sindacali Aziendali – e per il nostro settore alle Segreterie di Coordinamento. Nel caso in cui le aziende non assolvano questo compito nelle modalità e nei tempi prescritti, le Rappresentanze Sindacali, direttamente o tramite le Consigliere di Parità Regionali, hanno facoltà di segnalare ogni anomalia alla Direzione Interregionale del Lavoro, che ha il compito di intervenire.
Il rapporto fornisce informazioni statistiche su una serie di dati distinti per genere (come occupazione, tipologie contrattuali, ammortizzatori sociali, mobilità, qualifiche professionali, promozioni, formazione, retribuzione) in riferimento al totale delle dipendenze e a ciascuna unità produttiva di oltre 50 dipendenti per il biennio 2020-2021.
Offre così uno spaccato delle realtà aziendali in cui operiamo e può rivelarsi utile anche per leggere la composizione dei tessuti produttivi sul territorio; per entrambi questi ambiti siamo a disposizione delle strutture aziendali e territoriali per supportarle nella lettura. Chiediamo d’altra parte alle strutture in indirizzo di farsi carico della raccolta dei rapporti delle aziende del settore e di inoltrarci copia della documentazione alla nostra casella di posta esecutivo.nazionaledonne@fisac.it, per permetterci di proseguire nel lavoro di monitoraggio dello stato delle pari opportunità in categoria.
Ricordiamo, infine, che ai sensi della Legge 162/2021 per la parità salariale, i rapporti conterranno ulteriori indicazioni di dettaglio, utili per comprendere meglio dove opera la discriminazione di genere e in particolare il divario salariale. Sulla base della lettura dei rapporti, vi invitiamo a chiedere alle aziende l’apertura di un confronto sulle misure da realizzare per ottenere la certificazione di parità, prima della fase di verifica e monitoraggio, che la legge assegna alle rappresentanze sindacali aziendali.
Contiamo sull’attivazione e sulla collaborazione di tutte le strutture. Un caro saluto
ESECUTIVO DONNE NAZIONALE