Dip.antifascismo: Sant’Anna di Stazzema 12 agosto 1944

Sant’Anna di Stazzema, una cittadina delle Alpi Apuane nel subappennino toscano, divenne lo scenario di uno dei più brutali eccidi commessi da reparti dell’esercito nazista accompagnati da fascisti repubblichini.
Un crimine perpetrato dai soldati della 16. SS Panzer grenadier-Division Reichsfuhrer SS e da membri della 36^ brigata Mussolini travestiti con divise tedesche.

I nazifascisti rastrellarono i civili, li chiusero nelle stalle, nelle case, li uccisero con colpi di mitra, bombe a mano, pistole, o con quello che avevano a disposizione. Le abitazioni date alle fiamme, i corpi ammassati e ridotti in cenere.
Furono massacrate e uccise senza pietà 560 persone, donne, anziani e tra questi 130 erano bambini.

La vittima più giovane, Anna Pardini, aveva solo 20 giorni.

Non si trattò di rappresaglia, ma di un piano freddamente premeditato che rispondeva a precise esigenze di carattere militare, terroristico e sperimentale: creare una zona di «terra bruciata» lungo la Linea Gotica, stroncare l’attività partigiana attraverso il feroce annientamento della popolazione, rompere ogni collegamento tra civili e formazioni partigiane, mettere in pratica le teorie della distruzione totale.

La guerra e’ sempre il prodotto di una follia sanguinaria, sia che abbia come fine interessi espansionistici, sia che persegua l’asservimento di altri popoli, ma le stragi come quella di Sant’Anna hanno un’impronta che non si può dimenticare: il fanatismo sanguinario dell’ideologia nazista.

Le vittime di Sant’Anna di Stazzema, come tutte le vittime delle stragi nazifasciste, ci invitano a ricordare, non per alimentare odio e risentimento, ma perché mai più simili sciagure possano colpire l’umanità.

Oggi come non mai, in questi tempi difficili che stiamo vivendo, con i venti dei nazionalismi che soffiano sulla democrazia, con una guerra, fra le tante in corso, a noi vicina, con il crescere dell’intolleranza verso il diverso, verso gli ultimi, con l’aumento esponenziale della povertà, in una società sempre più diseguale, dobbiamo riaffermare i valori della pace e della solidarietà, perché nessuno possa dimenticare!

12 agosto 2022

Dipartimento Antifascismo

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