RLS Intesa Sanpaolo: richiesta confronto sulle misure precauzionali da adottare in questa fase pandemica

dal sito fisacgruppointesasanpaolo.it

Al   Datore di Lavoro di Intesa Sanpaolo Spa
Dr. Fabio Rastrelli 

Al   R.S.P.P. di Intesa Sanpaolo Spa
Arch. Dario Russignaga

Ai  Medici Coordinatori ISP
Dott. Maurizio Coggiola
Dott. Paolo Carrer                                                                      

Oggetto: richiesta confronto sulle misure precauzionali da adottare in questa fase pandemica

 In data 30/6/2022, dopo un intenso confronto fra Ministero del Lavoro, Ministero della Salute, MISE, INAIL e parti sociali (tranne ABI, a quanto consta), è stato siglato il Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro, che proroga e rinnova i precedenti accordi su invito del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del ministro della Salute, che hanno promosso un nuovo confronto tra le Parti sociali.

Il testo aggiorna le misure di prevenzione dal contagio da adottare in questa fase pandemica, tenuto conto dei vari provvedimenti adottati dal governo, dal ministero della Salute nonché della legislazione vigente, e a tal fine contiene linee guida condivise tra le Parti per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio adeguati all’attuale situazione epidemiologica, caratterizzata dall’estrema diffusione di varianti di virus SARS-CoV-2 ad alta trasmissibilità, con l’imperativo di garantire condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti e delle modalità di lavoro a specifica tutela dei lavoratori stessi.

Il testo, già operativo, è di fatto l’attuale standard di riferimento per tutti i luoghi di lavoro nel Paese: si tratta di un Protocollo più snello rispetto ai testi precedenti, caratterizzato da una semplificazione importante del quadro di regole ma non è un “liberi tutti”, a maggior ragione vista la fortissima impennata dei contagi che caratterizza questo periodo.

Le misure rese cogenti riguardano l’informativa, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, a tutti i lavoratori e a chiunque entri nel luogo di lavoro sul rischio di contagio da Covid-19, le modalità di ingresso nei luoghi di lavoro, la gestione degli appalti, la pulizia e la sanificazione dei locali e il ricambio dell’aria, le precauzioni igieniche personali, i dispositivi di protezione delle vie respiratorie, la gestione degli spazi comuni, la gestione dell’entrata e uscita dei dipendenti, la gestione di una persona sintomatica in azienda, la sorveglianza sanitaria, il lavoro agile, la protezione rafforzata dei lavoratori fragili.

Di particolare rilievo l’attenzione posta sull’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo facciali filtranti FFP2, il cui uso può essere reso obbligatorio, avendo particolare attenzione ai soggetti fragili, su specifica indicazione del medico competente o del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, sulla base delle specifiche mansioni e dei contesti lavorativi.

Come i precedenti protocolli a firma del Governo e parti sociali, le misure indicate diventano applicabili ex lege in ogni contesto lavorativo ed a tal fine non ha rilevanza la mancata firma dell’ABI: principio già ampiamente sancito.

Chiediamo pertanto che l’azienda convochi i RLS per un confronto sul tema e, considerata la fase di particolare virulenza, chiediamo che vengano nuovamente forniti i dati epidemiologici su base settimanale e che ai confronti ed alle riunioni di aggiornamento possano partecipare tutti i RLS del Gruppo.

In attesa di seguito, cordiali saluti.

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qui la lettera in pdf

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